Castel Del Giudice

Castel del Giudice è un piccolo paese montano della provincia di Isernia: di origine medievale, sorge a 800 metri di altitudine, in un territorio ondulato che però non presenta brusche variazioni altimetriche. Vicino al fiume Sangro, che segna il confine con l’Abruzzo, è circondato da una ricca vegetazione di boschi alternati a pascoli. Il borgo fa inoltre parte dell’associazione Città del Bio e di Borghi Autentici d’Italia.

Il territorio che circonda Castel del Giudice, immerso nella natura, è luogo ideale per chi ama le escursioni: il periodo ideale per questo tipo di attività va da aprile a ottobre, quando il clima è perfetto per andare alla scoperta delle antiche sorgenti di acqua sulfurea, delle vecchie mulattiere, e dei tratturi: da qui passano il trattura Ateleta – Biferno e il “tratturello” Castel del Giudice – Sprondasino – Pescolanciano.

Da scoprire sono anche i prodotti di eccellenza come i funghi e i tartufi, che possono essere cercati e raccolti con l’aiuto di esperti locali.

La Storia

Le origini di Castel del Giudice sono per lo più avvolte nel mistero, a causa della totale mancanza di materiale cartaceo che documenti la sua storia. Questa assenza di reperti è dovuta principalmente ai numerosi terremoti che hanno distrutto nel tempo gli edifici del paese: in particolare, l’evento più drammatico risale al 1943 quando l’esercito tedesco diede fuoco all’intero borgo, radendolo quasi del tutto al suolo.

Il nome del paese deriva, per alcuni storici, da “Castrum Judicis”, per altri da “Castellum Judicis”: in ogni caso, entrambi rimandano a un’idea di fortezza nella quale vi era un’autorità che amministrava la giustizia.

I primi insediamenti nella zona nascono con la funzione di luogo di riposo della transumanza, poiché il paese rappresenta la parte terminale del tratturo Sprondascino – Castel del Giudice. Parte di questo antico tratturo è ancora visibile, mentre un’altra parte di esso è stata utilizzata per costruire al strada che porta al Santuario della Saletta per poi ricongiungersi con la strada per Capracotta – Pescopennataro.

Delle vicende del borgo ci sono poche notizie fino al suo periodo di maggior splendore, quello legato a Giacomo Caldora (1370 – 1439) a cui Castel del Giudice diede i natali: Caldora fu capitano di ventura tra i maggiori della sua epoca. Dopo Giacomo, il paese passò sotto il dominio di suo figlio Antonio, ma il periodo di sviluppo è ormai destinato a interrompersi.
Dopo diverse dominazioni, nel 1629 il paese diventa una “camera riservata”, ossia esente da tassazione; dal 1686 il paese passa alla famiglia D’Alessandro e, nei secoli successivi, segue le vicissitudini del Regno di Napoli, di cui fa parte e, successivamente, seguirà le sorti e lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia.

Da vedere

Tra le architetture di pregio da visitare, segnaliamo:
la chiesa parrocchiale di San Nicola, in stile barocco: risale al XV-XVI secolo e rimase danneggiata dal terremoto del 1984;
la chiesa dell’Immacolata: distrutta durante la guerra mondiale, è stata ricostruita successivamente. L’interno ha due navate ed è completamente bianco;
il santuario della Madonna in Saletta;
la Cappella di Sant’Antonio, recentemente è stata restaurata.

Da gustare

Tra i prodotti che più rappresentano la cucina del borgo spiccano i formaggi, i funghi, i tartufi e molti piatti a base di carne.
Uno dei piatti caratteristici di Castel del Giudice è la “pecorara” (pechra a ru cuttur), a base di carne di pecora o castrato. Si tratta di una ricetta molto antica che probabilmente risale all’epoca della transumanza: prepararla all’aperto diventa un vero e proprio rito che ancora oggi viene praticato in occasioni particolari. Di questo piatto si dice: “mettici tutti gli odori che hai”.
Altre ricette tipiche a base di carne sono il capretto cacio e uova, l’agnello impanato (mugljcrat), e l’agnello (o, in un’altra versione, il coniglio) con i funghi galletti.

Tra i primi piatti ricordiamo la polenta, il pancotto con patate (pan’cuott e patan), la lasagna con i funghi e la pasta con sugo di carne di agnello.

Cosa fare

Sono molti gli eventi e le feste che durante l’anno animano il borgo di Castel del Giudice. Le più importanti sono il Fuoco di Sant’Antonio il 17 gennaio, il Carnevale, la Maggiolata del 1 maggio, la “sagra del salame e della pallotta” in agosto e le feste patronali, che cadono la prima domenica di luglio e di settembre.

Tra le attività ideali per questo paese segnaliamo sicuramente quelle da svolgere all’aperto, immersi nella natura. Per la sua posizione privilegiata, dal paese si possono raggiungere facilmente le stazione sciistiche e turistiche di Capracotta, Agnone, Pietrabbondante, Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli, Sulmona e le zone del Parco della Maiella e del Parco Nazionale d’Abruzzo. Nella zona si possono inoltre praticare diversi sport, tra cui mountain bike, escursioni a cavallo, passeggiate, e raggiungere così luoghi dalla bellezza incontaminata, come il fiume Sangro e la sua valle, il santuario della Madonna in Saletta e le sorgenti di acqua sulfurea.

Gallery

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Indirizzo
Piazza G. Marconi, 11

Provincia
IS

CAP
86080

Referente
Lino Gentile, sindaco

Telefono
0865 946130

Sito web
http://comune.casteldelgiudice.is.it

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