E’ legge!

E’ stata davvero una bella giornata, ieri. Con la votazione finale in Senato sulla legge che introduce gli ecoreati nel Codice penale, possiamo definirla una giornata storica. Il pensiero va ai tanti sindaci e alle comunità locali che da anni si battono, spesso senza alcun esito positivo, rispetto ad aree inquinate ed abbandonate. Banditi travestiti da imprenditori (cavatori, industriali senza scrupoli…) che usano il territorio per il proprio tornaconto personale, e poi scappano con malloppo quando non serve più. Grazie quindi ai senatori e deputati che hanno approvato questa importantissima norma.

Riportiamo a questo proposito l’articolo pubblicato in serata su Greenreport.it

«Per noi oggi è una giornata storica: dopo 21 anni gli ecoreati entrano finalmente nel Codice penale: eco-giustizia è fatta. Da ora in poi gli ecomafiosi e gli ecocriminali non la faranno più franca: grazie ad una norma come questa sarà possibile colpire con grande efficacia chi fino ad oggi ha inquinato l’ambiente in cui viviamo contando sull’impunità». È questo il commento di Legambiente e Libera, presenti oggi nella tribuna aperta al pubblico dell’Aula del Senato. Le due associazioni, che hanno promosso l’appello “In nome del popolo inquinato” sottoscritto da altre 23 sigle associative di cittadini, medici, studenti e di categoria, hanno poi brindato davanti a Palazzo Madama subito dopo il voto favorevole del Senato che ha approvato senza modifiche e quindi definitivamente il disegno di legge sui delitti ambientali nel Codice penale.
«Questo provvedimento, frutto del lavoro parlamentare congiunto di PD, M5S e SEL, è migliorato nel tempo grazie ad una serie di integrazioni nate dal confronto con magistrati, forze dell’ordine, giuristi e associazioni, e costituisce una pagina memorabile della storia del nostro Paese. D’ora in poi si apre, infatti, una nuova epoca per la tutela dell’ambiente, della salute e della parte sana dell’economia e dell’industria. L’approvazione di questa legge non può che far pensare a chi, come Mimmo Beneventano, ha pagato con la vita nel 1980 il proprio impegno in difesa dell’ambiente e contro la camorra e alle tante persone che hanno accompagnato le nostre associazioni in questo lungo percorso iniziato nel 1994, alcune delle quali non ci sono più, come Roberto Mancini, Natale De Grazia, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Federico Bisceglia. Anche a loro va il nostro ringraziamento per aver contribuito a raggiungere questo obiettivo straordinario per il nostro Paese».

Esulta anche Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente della Camera: «Una bella giornata per chi ama l’Italia, l’ambiente e il futuro: possiamo finalmente brindare al varo della legge sugli ecoreati. Un provvedimento a lungo atteso che cambia in meglio l’Italia e ricorderemo nei prossimi anni. La legge sugli ecoreati consentirà infatti di contrastare l’illegalità in campo ambientale con nuovi e più efficaci strumenti, a tutto vantaggio di ambiente e salute dei cittadini. Siamo finalmente arrivati alla meta grazie ad un lavoro ampio e comune di tutto il Parlamento e alla mobilitazione di venticinque associazioni guidate da Legambiente e Libera. La legge che introduce i reati ambientali nel nostro codice penale è un provvedimento importante che alza l’asticella della legalità e aiuta l’economia pulita. Grazie al quale sarà più facile evitare disastri come quelli di Bussi, dell’Eternit di Casale Monferrato, o della Terra dei Fuochi».