Idee innovative per una mobilità sostenibile

Spesso, salvo rarissime eccezioni, la mobilità negli enti locali si riduce alla realizzazione di rotonde, al rattoppo delle buche per strade sempre più invase da sciami di auto, camion e motorini, e richieste alle istituzioni sovra-ordinate di nuove tangenziali.

A livello nazionale, salvo rarissime inversioni di tendenza (peraltro solo a livello di annuncio) la pratica mobilità si risolve con le “grandi opere” (alta velocità, autostrade…).

Ecco perché risulta importante sottolineare, valorizzare e far emergere dal basso esperienze concrete e singole iniziative che vanno nella direzione opposta. In vista delle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno, per le quali milioni di cittadini selezioneranno la classe dirigente locale per i prossimi cinque anni, vale la pena ricordare un progetto di cui abbiamo ampiamente riportato modello e risultati, che è quello del Comune di Massarosa, in provincia di Lucca.

Riguarda una nuova idea di mobilità. Dolce e sostenibile. Che intercetta la quotidianità dei cittadini (il bisogno di muoversi per andare al lavoro, portare i figli a scuola, vivere il territorio), inventandosi uno strumento che consenta loro di preferire l’uso della bicicletta all’auto. Riducendo drasticamente, in un colpo solo, diversi “fattori di rischio” che deteriorano la qualità della vita di una comunità: traffico, smog, incidenti, rumore.

L’invito che facciamo a tutti i futuri sindaci e assessori alla mobilità è quello di dare un’occhiata, senza pregiudizi e con la giusta dose di curiosità e fantasia. La stessa che hanno avuto i bravi amministratori di Massarosa.

IL PROGETTO

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