La mobilità per prima

Parma conquista la prima posizione e quindi il titolo di citt più eco-mobile d’Italia. Vince non solo perché fa della pianificazione lo strumento di governo della mobilità – è  una delle prime città italiane ad aver approvato il Piano Urbano della mobilità sostenibile – ma anche per una buona dotazione di aree pedonali e Ztl, per i servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini e per un parco circolante ricco di veicoli a basso impatto; ma vince anche per la consolidata presenza di un mobility manager di città e di servizi di sharing mobility.

Fa sempre piacere ricevere un riconoscimento di prestigio – sottolinea il sindaco di Parma Federico Pizzarottiperché è testimonianza del buon lavoro svolto in questi anni in termini di qualità, sostenibilità e innovazione. Questo riconoscimento è un punto d’arrivo? Per noi no, semmai di partenza: Parma è una città che può e vuole dare ancora tanto. In particolare sulla mobilità avvieremo nuovi progetti ecosostenibili e smart al pari delle più progredite città europee“.

Sul podio anche quest’anno tutte città del nord, con il secondo posto a Milano e il terzo a Torino; poco sotto Venezia al quarto posto e Padova al quinto. In fondo alla classifica, L’Aquila, Siracusa e Catanzaro. Questa la fotografia scattata dall’undicesimo rapporto Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città, elaborato da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’Ambiente.

Nella top ten figurano poi Bologna al sesto posto e Brescia al settimo, mentre Roma conferma soltanto il quindicesimo posto. Chiudono la top ten Modena all’ottavo posto, Prato al nono e Reggio Emilia al decimo.

Il rapporto segnala che continua ad aumentare (+0,5%) il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 58,5% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, +0,9%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto Gpl e metano, che raggiungono complessivamente l’8,78% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 39%.

Fonte: Repubblica Parma