La pace comincia da me

Il 9 agosto 1945 una bomba atomica distrusse la città di Nagasaki uccidendone la metà della popolazione, quasi tutti civili.

A quel disastro sopravvisse miracolasamente una pianta di cachi. Le talee di quella pianta vengono consegnate ai bambini di tutto il mondo, chiedendo loro di allevarle e produrre opere d’arte collegate al tema l’albero dei cachi.
 Un piccolo seme di pace, affidato all’arte, affidato ai bambini.

A nessuno è chiesto di risolvere i problemi del mondo, nessuno può occuparsi di tutte le tragedie, le sofferenze che segnano il nostro pianeta. Non è umanamente possibile.
 In questi giorni tristi, in cui la sofferenza ci è più vicina e l’emozione è inevitabilmente più forte, credo che ognuno debba riflettere su quale piccolo seme può piantare. I semi necessitano di cura, pazienza, costanza e fatica. Esistono piante diverse, ma non per questo ce ne sono di migliori e di peggiori: la ricchezza del creato è la varietà. 
Oggi mi piace pensare ai bambini di Desenzano del Garda (BS) che si stanno prendendo cura di un “caco della pace” dal 11 anni. Queste foto colorate sono i semi della pace, le nostre armi più potenti, per impedire che quello che sta accadendo riaccada. (Stefano Terzi, consigliere comunale. Delega alle politiche giovanili).

La pace comincia da me: questo il titolo del progetto che da 11 anni i bambini delle nostre scuole dell’infanzia stanno implementando e che quest’anno è stato selezionato da Regione Lombardia per Expo – dichiara Rosa Leso, sindaco di Desenzano -. Sono orgogliosa di aver iniziato questo percorso con la scuola dell’infanzia di Rivoltella 11 anni fa e di constatare che il percorso continua ancora oggi. Le parole passano, le azioni restano: il futuro dei nostri figli e nipoti dipende da quei semi di pace e da quanto sapremo tutti responsabilmente farli germogliare sempre di più.