Mafia e memoria

L’importanza di fare memoria di quanto accaduto, in particolare ricordando la strage di Natale, con la consapevolezza che saper progredire significa non smettere di lottare contro le mafie, alimentante da ignoranza e paura.

Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale di Collecchio (PR) promuove ogni anno iniziative capaci di risvegliare le sensibilità dei più adulti ed incidere nell’animo dei più giovani, per favorire lo sviluppo di una cultura condivisa della legalità e della giustizia, ricordando Susanna e Pierfrancesco, i due giovani gaianesi morti in nell’orrenda strage di mafia che ha insanguinato l’Italia nel dicembre dell’84.

Una storia ormai lontana, ma indelebile non solo nelle coscienze dei familiari delle vittime: era il 23 dicembre 1984 ed il rapido 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano, viaggiava stracolmo di passeggeri diretti a casa per le feste di Natale, quando all’interno della galleria di San Benedetto Val di Sambro si compì un massacro di innocenti, con quindici morti e centinaia di feriti, tra i quali Susanna Cavalli e Pier Francesco Leoni, i due giovani che riposano insieme al cimitero di Gaiano.

In occasione del trentunesimo anniversario, ad anticipare la consueta cerimonia appunto al cimitero frazionale, sono in calendario due appuntamenti particolarmente significativi, organizzati in collaborazione con il coordinamento di Parma dell’Associazione ‘Libera’.

Venerdì 18 dicembre 2015, all’auditorium ‘Casa I Prati’, la proiezione ad ingresso libero de ‘La strage di Natale’ docu-film di Martino Lombezzi: il filo conduttore del lavoro è rappresentato dalle testimonianze dei sopravvissuti alla strage, persone comuni di diverse parti d’Italia segnate per sempre, che raccontano la loro memoria dell’attentato, descrivono il vissuto di quei momenti e il successivo percorso di riabilitazione, fisica e psichica; la visione serale alle 21, aperta alla cittadinanza, sarà preceduta nella mattinata da proiezioni riservate alle classi terze della scuola ‘D. Galaverna’ di Collecchio.

A seguire, sabato 19 dicembre 2015 alle ore 11, l’area verde pubblica di via Berlinguer verrà intitolata alle ‘Vittime innocenti di tutte le mafie – 21 marzo’: nell’occasione, insieme alle autorità ed ai rappresentanti dell’Associazione ‘Libera contro le Mafie’, interverrà Margherita Asta, testimone della memoria della strage di Pizzolungo, vicino Trapani. Il 2 aprile 1985, con un attentato dinamitardo, che aveva come obiettivo il sostituto procuratore Carlo Palermo, la mafia uccise una donna e i suoi due gemellini: all’età di soli undici anni, in un istante, Margherita perse la madre Barbara e i fratelli più piccoli, i gemellini Salvatore e Giuseppe, di sei anni. Otto anni dopo, il papà Nunzio morì di crepacuore.

Per ricordare Susanna e Pier Francesco, l’appuntamento è poi a Gaiano per domenica 20 dicembre: alle 10.30 si celebra la Santa Messa alla chiesa parrocchiale mentre, a seguire, si svolgerà la cerimonia di commemorazione presso il cimitero frazionale con la deposizione della corona.