Novellara sigla un patto d’amicizia con il Sahrawi

6 bambine e bambini sahrawi, tra i nove ed i dieci anni, provenienti dai campi profughi situati nel sud dell’Algeria sono giunti a Novellara ospiti di cinque famiglie del paese fino al 18 luglio. Per Novellara è il secondo anno di vera e propria accoglienza, ospitalità e adesione al progetto “JAIMA TENDA”, dell’ Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia giunto alla XVI edizione, dopo diversi anni di collaborazioni con l’amministrazione comunale (Novellara da sempre ha incontrato le delegazioni e ha offerto giornate di svago per i bambini).
Per rafforzare questo forte legame la Giunta ha approvato nella seduta di mercoledì 8 luglio il Patto d’amicizia tra l’ente e Daira di Mahbes – Smara (Repubblica Araba Sahrawi Democratica) condividendo l’obiettivo di promuovere i rapporti di amicizia tra il popolo italiano e quello Sahrawi.
Nel concreto questo patto vuole garantire che i rapporti di conoscenza, di solidarietà e di amicizia già sperimentati siano animati e consolidati, ipotizzando future modalità di scambio di esperienze e di relazioni. Il patto è inoltre un modo per sostenere e ricordare le rivendicazioni della popolazione Sahrawi che nell’ambito delle Istituzioni e del Diritto Internazionali lotta pacificamente per la liberazione del Sahara Occidentale e l’autodeterminazione sancita dall’ Onu nel 1991. Il patto sarà formalmente sottoscritto dal Sindaco Elena Carletti e dal rappresentante fronte Polisario in Italia Fatima Mafhoud durante l’incontro che la Giunta novellarese avrà con i bambini martedì 14 luglio alle ore 18.00 in Sala del Consiglio.

Nel frattempo queste bambine e bambini continuano la loro esperienza tra Novellara, i campi gioco e località di mare, alla quale si aggiungono gli opportuni screening sanitari offerti dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto è reso possibile grazie ad una fitta rete di solidarietà: dalla Casa della Carità che ospita l’accompagnatore sahrawi, al Dott. Gaiuffi dell’Antica farmacia di Novellara che ha aderito al progetto “Farmacia” per organizzare un laboratorio di auto produzione di farmaci essenziali, finanziato dalla Regione Emilia Romagna.