Packaging sostenibile e circolare: come arrivarci?

RIPENSARE I SISTEMI DI RACCOLTA
I sistemi di raccolta attivi nei vari paesi, così come i sistemi post consumo di avvio a riciclo, sono stati progettati in tempi in cui gli stili di vita e di consumo ma anche gli imballaggi erano diversi rispetto agli attuali. I materiali che costituiscono gli imballaggi di oggi sono più leggeri, costituiti da diversi strati di polimeri e materiali differenti al punto che diventano per nulla o difficilmente riciclabili, con un aumento dei costi e una perdita di qualità e valore economico. Inoltre, una parte consistente dei rifiuti da imballaggio che generiamo avviene sempre più fuori casa, fenomeno che richiede nuove opzioni di raccolta efficaci come percentuale di intercettazione.
I sistemi post consumo non riescono a tenere il passo con la velocità con cui l’industria dell’imballaggio sforna nuovi imballaggi altamente ingegnerizzati e in diverse tipologie che creano maggiori difficoltà nella separazione dei materiali. L’associazione europea dei riciclatori di materie plastiche, Plastic Recyclers Europe (PRE) ha espresso recentemente alcune preoccupazione per il calo nella resa del riciclaggio del PET, che in cinque anni è passate dal 73 al 68%, con maggiori costi per i riciclatori, i quali si trovano a dover smaltire un maggiore volume di scarti per garantire una buona qualità del materiale rigenerato.

Le ragioni, secondo l’associazione di settore PRE, sono diverse e concomitanti. In primo luogo l’assottigliamento delle bottiglie ha effetti negativi nel processo di riciclo generando maggiori scarti e in secondo luogo il maggiore impiego del PET per applicazioni del packaging non-bottle (vassoietti, contenitori, film), ne rende più complessa la gestione post-consumo. PRE stima che attualmente il 18% del PET raccolto sia composto da queste applicazioni non-bottle e che il trend per i prossimi anni sia in crescita.
Secondo le associazioni dei riciclatori è indispensabile sia migliorare la qualità dei rifiuti, partendo dall’eco-design degli imballaggi, che aggiornare la tecnologia dei sistemi di raccolta e selezione per garantire un percorso diversificato ad imballaggi che, seppur dello stesso flusso o polimero, necessitano di processi di riciclo differenti.

Secondo uno studio di PET-Recycling Schweiz, l’organizzazione elvetica che si occupa della raccolta e gestione delle bottiglie in PET , le raccolte separate delle diverse frazioni plastiche rimangono insuperate per quanto riguarda l’efficienza costi–benefici. La raccolta mista di imballaggi in plastica nelle utenze domestiche mostra invece un’efficacia più bassa con più materiale raccolto che viene smaltito.
Uno studio americano del condotto da: Sustainable Packaging CoalitionA Centralized Study on Availability of Recycling, 2016” ha comparato i diversi sistemi di raccolta differenziata esistenti negli Stati Uniti rilevando che l’accesso ad un sistema di raccolta non è di per sé una garanzia di partecipazione degli utenti al conseguimento della migliore performance di raccolta e riciclo. La maggiore partecipazione che influenza i risultati del riciclo è stata conseguita dai sistemi di raccolta automatici dei contenitori di bevande con cauzione, a dimostrazione che la partecipazione può essere incoraggiata in una certa misura anche da una convenienza economica. Lo studio è stato recensito da Clarissa Morawsky in un articolo:   Is access everything? 
Il sistema di vuoto a rendere con restituzione della cauzione per i contenitori di bevande, finalizzato sia al riutilizzo che al riciclo del contenitore, si è rivelato il sistema di maggiore successo per realizzare un’economia circolare nel settore degli imballaggi.
Il cauzionamento sta guadagnando consenso in Inghilterra, Olanda e Belgio e anche la Coca Cola ha recentemente dichiarato che appoggerà il sistema in Scozia aprendo un precedente importante, dopo decenni di ostracismo.

Come diversi studi hanno confermato , il cauzionamento non solamente garantisce oltre il 90% di percentuale di intercettazione rispetto all’immesso al consumo, ma garantisce risparmi importanti ai comuni. La società inglese di consulenza Eunomia ha pubblicato lo studio Impacts of a Deposit Refund System on Local Authority Waste Services mirato a dare delle risposte a quegli enti locali inglesi che, avendo raggiungono alti tassi di raccolta differenziata di buona qualità, temono di perdere gli introiti che derivano dalla vendita degli imballaggi. Nei sistemi di cauzionamento i contenitori per bevande vengono infatti raccolti attraverso reverse vending machine e gestiti da un circuito a parte. Lo studio ha preso come dati di partenza i costi di raccolta e avvio a riciclo degli imballaggi sostenuti da 8 municipalità con performance di raccolta e riciclo diverse tra loro per ipotizzare costi e benefici conseguenti all’introduzione di un sistema di cauzionamento.

I risultati dello studio hanno confermato che il sistema produrrebbe risparmi economici per tutti gli otto casi studio esaminati che si aggirano dalle 68.000 alle 566.000 sterline inglesi. Le entrate dalle vendite dei materiali vengono compensate dai minori costi derivanti da meno rifiuti da gestire.
La considerazione da trarre da quanto sin qui esposto è che, per ridurre i rifiuti e raggiungere gli obiettivi europei, serve un approccio sistemico che abbracci tutta la catena del valore dei rifiuti da imballaggio. Oltre ad agire prioritariamente sull’ecodesign degli imballaggi è necessario che tutta la filiera si muova in modo coerente rispetto agli obiettivi.

Questo sottintende che l’intero sistema post consumo della filiera degli imballaggi, e quindi i sistemi di raccolta, selezione e riciclo dovrebbero essere ridisegnati in modo da essere allineati alle caratteristiche dei flussi di imballaggi in entrata.
Ma ancora non basta perché i nuovi trend socio economici citati in apertura che incidono nella produzione di rifiuti, abbinati a fattori come la stagionalità per certi luoghi, hanno spostato la produzione di rifiuti fuori casa.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario pertanto progettare sistemi di raccolta diversificati con programmi di raccolta mirati dove i diversi sistemi di intercettazione dei vari flussi di rifiuti ( ad esempio porta a porta con sistemi di vuoto a rendere con cauzione ) possono integrarsi e completarsi. Dopotutto lo scopo delle raccolte differenziate che vengono finanziate con risorse finanziarie pubbliche e dei cittadini (attraverso le bollette dei rifiuti) è quello di reimmettere materiali di qualità nel circolo economico che possano permettere un riciclo eco efficace e la produzione di materia prima seconda pregiata (da impiegare per la produzione di nuovi manufatti).

Silvia Ricci

 

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