Parma forma Parigi

L’assessore all’ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli è stato invitato la scorsa settimana a Parigi ad una conferenza-dibattito sul tema “Parigi verso Rifiuti Zero”, che si è tenuta il 23 novembre presso la sala Jean Dame.

L’esperienza di Parma dunque di nuovo al centro dell’attenzione internazionale in materia di gestione rifiuti, in questo caso in occasione di una discussione che si è aperta nel territorio all’avvio della raccolta differenziata della frazione organica in due quartieri di Parigi, con la futura estensione a tutta la capitale e con la prospettiva di avviare o meno la sostituzione del vecchio inceneritore di Ivry (uno dei 3 che servono la capitale).

La situazione attuale non è certamente ottimale per la capitale francese che attualmente si attesta sul 16% di raccolta differenziata, con evidenti margini di miglioramento per il prossimo futuro (per avere un termine di paragone Napoli, che spesso viene citata come caso negativo, è al 29% con i quartieri dove è partito il porta a porta che oltrepassano il 60%).

La discussione, a cui hanno partecipato Jacques Boutault , sindaco del 2° arrondissement di Parigi, Jean Pierre Taillard, vice-Presidente della Communauté d’agglomération du Grand Besançon, Anne Connan, Co-presidente del Collectif 3R e Flore Berlingen, direttrice di Zero Waste France e l’assessore Folli, ha visto le esperienze di Parma e Besançon, al centro del dibattito considerando i risultati di drastica riduzione del rifiuto residuo a smaltimento registrata dopo l’avvio della raccolta domiciliare porta a porta.

Esperienza sicuramente più complessa da applicare in una realtà metropolitana come Parigi ma che vede comunque esempi di eccellenza da copiare ancora una volta in Italia con Milano che ha raggiunto ottimi risultati di raccolta della frazione organica.

L’assessore Folli a questo proposito dichiara “L’Italia nell’ambito della gestione dei sistemi di raccolta rappresenta un punto di riferimento a livello europeo e non solo, grazie alle decine di esperienze positive che lungo tutta la penisola vedono avanzare di pari passo risultati ed applicazione del modello porta a porta. Parma in questo senso è una delle realtà più avanzate nelle città di medie dimensioni potendo vantare non solo una percentuale di raccolta del 75% ma anche una drastica diminuzione del rifiuto prodotto complessivo ed inviato a smaltimento”.