Chi ha paura del sindaco di strada?

«Mi viene da ridere, ma se mi fermo a riflettere mi viene la tristezza e penso che in questi ultimi periodi stanno accadendo attorno a Riace e al messaggio politico che rappresenta tante incomprensioni e si stanno addensando strane ombre. A chi da fastidio? Non ho chiesto a nessuno niente, incarichi, ruoli, candidature. Ho sempre rifiutato proposte politiche, anche insistenti. Continuo a fare il sindaco di strada in mezzo alle difficoltà e ai problemi di tutti per immaginare un riscatto ed un futuro possibile per questa terra avvolta da contraddizioni e afflizioni. Le mafie forse hanno imparato una nuova strategia: non mi chiamano con le persone che contano amici degli amici, io non riconosco queste autorità; non mi fanno intimidazioni, violenze eclatanti perché sono consapevoli di rendermi più forte, rimangono due possibilità: la mia vita o le diffamazioni e le denigrazioni».

Queste le parole di Domenico Lucano in una lettera aperta alla cittadinanza. Il sindaco di Riace (RC) risponde così al fango che qualcuno sta gettando su una delle più belle pagine di integrazione ed accoglienza presenti in Italia.

L’Associazione Comuni Virtuosi si stringe intorno al sindaco di strada e alla sua comunità, a conferma della vicinanza espressa nell’assemblea dei soci del 12 febbraio scorso, quando Riace fu nominato insieme a Lampedusa, comune socio onorario.