Riprendiamoci la città

I tempi cambiano e con essi l’approccio allo sviluppo urbanistico delle città sopratutto in tema di riqualificazione e rigenerazione urbana.

Se ne è parlato al seminario promosso da dall’Istituto Nazionale di Urbanistica Emilia Romagna, dal titolo: “Ricominciamo dalle città”, che ha avuto luogo, non a caso, negli spazi dell’ex Manzini di via Parlermo. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di Comune di Parma, dell’Ordine degli Architetti della provincia di Parma e di Workout Pasubio.

L’Istituto Nazionale di Urbanistica Emilia Romagna ha promosso una serie di seminari itineranti, nelle principali città della regione, per mettere a confronto i metodi che le diverse Amministrazioni Comunali intendono adottare per quanto riguarda lo sviluppo degli strumenti urbanistici di pianificazione urbana, come il Piano Strutturale Comune ed il Piano Operativo Comuale, per i prossimi anni. Il presidente dell’Ordine degli Architetti, Alessandro Tassi Carboni, ha postol’accento, nella sua introduzione, sul tema della semplificazione amministrativa in un contesto in cui si è assistito ad un proliferare di regole e ad un appesantimento della burocrazia.

L’assessore all’urbanistica Michele Alinovi ha rimarcato il fatto che esiste una sostanziale coincidenza tra gli strumenti di pianificazione urbanistica del Comune di Parma e gli indirizzi della Regione. “Nel Poc – Piano Operativo Comunale – ha spiegato l’assessore – non sono state riconfermate le previsioni già in essere con la retrocessione di circa 125 mila metri quadrati di aree non ancora urbanizzate”.

Si tratta di un dato rilevante che va nella prospettiva di dare spazio a politiche sostenibili e di contenimento del consumo suolo, in vista di azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana che partono da presupposti diversi dal passato.

Il Masterplan della rigenerazione urbana del Comune ha come principio informate quello del non consumo del suolo e passa attraverso la valorizzazione di aree ex industriali come l’ex Bormioli, l’area di via Strobel, l’area Pasubio e l’area Chiesi. I suoi punti di riferimento sono la valorizzazione del territorio rurale e l’adesione al Programma Operativo Regionale Fondi Europei di Sviluppo con particolare riguardo al progetto di recupero del complesso di San Paolo con “I Chiostri del Correggio” e la promozione dei cosiddetti “Distretti socio culturali” per fare di Parma una città sempre più attrattiva a livello territorioale.

Non sono mancati i riferimenti a politiche energetiche innovative che puntino sul risparmio e l’uso di energie rinnovabili, come previsto per le reti di illuminazione pubblica.

Dante Bertolini, dirigente del settore pianificazione e sviluppo del territorio del Comune, si è soffermato sul tema della pianificazione urbanistica. Tiziano Di Bernardo, dirigente del servizio edilizia privata del Comune, ha parlato di semplificazione amministrativa. Sandra Vecchietti, presidente Inu – Emilia Romagna, ha concluso la serie di interventi lasciando aperto uno spazio per le riflessioni sul tema la centro del seminario.