Porta la Sporta

Porta la Sporta è un progetto di educazione e sensibilizzazione ambientale a lungo termine ed è stata la prima campagna promossa dalla nostra associazione.
Attraverso il suo claim apparentemente minimale la campagna promuove un impegno serio e diffonde un messaggio importante: sono i piccoli gesti compiuti quotidianamente da tanti in individui che possono fare la differenza, trasmettendo nuovi valori, modelli e stili di vita alternativi a quelli consumistici, espressione di ingordigia e causa di sprechi enormi che stanno portando il nostro pianeta al collasso ambientale.
Rapporti e studi della comunità scientifica internazionale che fotografano lo stato di salute pianeta suonano l’allarme ormai da tempo. Nonostante alcuni processi di degrado siano ormai irreversibili dobbiamo superare al più presto il consumismo compulsivo per convertirci ad un modello culturale fondato sulla sostenibilità. Pena il collasso della civiltà umana e della sua biodiversità che registra un ritmo di estinzione di specie animali e vegetali fino a mille volte superiore rispetto al passato.
Consumiamo troppo e da troppo tempo preleviamo in maniera eccessiva e incontrollata ogni genere di risorse restituendo scarti solidi, liquidi e gassosi in quantità tali da non poter più essere metabolizzate dai sistemi naturali. Anche quando utilizziamo risorse rinnovabili, come le foreste, i prodotti agricoli o i pesci degli oceani dobbiamo renderci conto che tali risorse sono rinnovabili solo a patto che le preleviamo in una percentuale che sia rispettosa dei loro tempi di rigenerazione.
Sarà impossibile uscire dall’attuale crisi economica ed ambientale se non riusciremo a vivere nei limiti ecologici dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione. Ma possiamo trasformare questa crisi in un’incredibile opportunità di miglioramento se saremo capaci di uscire dagli schemi attuali rispondendo con grande capacità di adattamento, con nuovi progetti economici e sociali, con nuovi comportamenti consapevoli capaci di dare una possibilità di futuro sulla terra anche alle prossime generazioni.
La lentezza delle risposte dei governi rispetto alla velocità dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale ci deve spingere a metterci in gioco tutti, individualmente, come decisori politici, aziendali, cittadini.
E’ vero che i cambiamenti reali si consolidano quando, con l’appoggio di legislazioni illuminate, sforzi e impegni dall’alto e dal basso convergono verso obiettivi condivisi, ma è anche vero che la consapevolezza e maturità ambientale dei cittadini è un presupposto imprescindibile per spingere anche la politica di alto livello a fare le scelte giuste nei consessi internazionali.
E’ arrivato il momento di abbandonare scuse e alibi di comodo per realizzare ciò che ognuno di noi può fare nel proprio ambito, avendo noi la possibilità di scegliere se essere causa del problema o parte della sua soluzione.

Cosa è stato fatto dal 2009 ad oggi

La Campagna Porta la Sporta è l’unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l’opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Attraverso un’attività di comunicazione capillare ha promosso presso enti locali, associazioni di varia natura e aziende, tra cui la grande distribuzione, un pacchetto mirato alla riduzione del sacchetto monouso. Con il supporto del suo sito ha fatto informazione sul danno ambientale derivato dalla plastica ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta” per evitare che, invece di ridurre drasticamente il consumo di plastica, si possa passare, a parità di consumo, a produrre altro “usa e getta” da risorse di origine vegetale. La biodegradabilità dei materiali (così come la possibilità di riciclarli o compostarli a fine vita) non annulla l’impatto ambientale complessivo dell’imballaggio e non può costituire un alibi per continuare a fare spreco di risorse invece di considerare altre modalità di erogazione e distribuzione dei prodotti.
L’obiettivo primario della campagna è quello di promuovere un cambiamento verso stili di vita e di consumo meno impattanti ripensando i gesti quotidiani. Si è scelto di partire dal sacchetto di plastica in quanto emblema del nostro consumismo per provocare un ripensamento sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire. Nonostante l’impegno e la presa di coscienza a livello individuale nei confronti dell’ambiente debba essere il punto di partenza, queste azioni individuali devono convergere con moltissime altre per fare massa critica e acquistare così visibilità e influenza. Le nuove esigenze e richieste dei “consumAttori” devono essere esplicitate attraverso tutti i possibili canali in modo da spingere il mondo della politica, della produzione e della distribuzione a fare la loro parte.

Per contribuire alla realizzazione di questo percorso di cambiamento è stata lanciata nell’ottobre del 2012 l’iniziativa Meno Rifiuti più Risorse in 10 mosse che rappresenta la seconda fase di questa campagna.

EVENTI NAZIONALI 2010-2013

La campagna dal 2009 si è interfacciata con oltre 2000 enti locali che hanno partecipato alle quattro edizioni della Settimana nazionale Porta la Sporta dal 2010 al 2013. Alle ultime due edizioni hanno partecipato 23 gruppi della Grande Distribuzione e due Centri Commerciali. 

Nel novembre del 2012 sono partire due competizioni di Sfida all’ultima Sporta, nella versione per i comuni e per le scuole, dalla durata di 6 e 5 mesi rispettivamente che hanno visto la partecipazione di 14 comuni e di circa 10.000 ragazzi dislocati in 24 comuni.

La campagna mette a disposizione e offre consulenza gratuita su quanto presente in una specifica pagina del sito ENTRA IN AZIONE che contiene suggerimenti su come attivarsi per ridurre il peso dei rifiuti come cittadino consumatore, come operatore del piccolo commercio, come insegna della Distribuzione Organizzata e come Amministrazione Comunale o Associazione locale.

Visita il sito della campagna Porta la Sporta.