Passirano

Storia del Comune di Passirano

Natura, storia ed enogastronomia a cielo aperto, sono questi i punti di forza di Passirano, piccolo gioiello nel cuore della Franciacorta. Passirano è un paese di oltre 7000 abitanti, formato dal capoluogo omonimo e da due frazioni, Camignone e Monterotondo, che si estende per un territorio di oltre 13 chilometri quadrati.

Le origini di Passirano sono sicuramente antichissime, ma non vi è nessuna notazione storica di rilievo che possa permettere una datazione certa della fondazione del Paese. Probabilmente il nome Passirano deriva da quello della famiglia “de’ Passirani”, famiglia nobile che qui abitò sicuramente dal Medioevo fino al ‘600 e che era proprietaria di vasti territori. Nel Medioevo Passirano era diviso in due distinti villaggi, Passirano Sera e Passirano Mattina, ognuno con il suo castello e la sua parrocchiale. Per quanto riguarda i due castelli, di quello di Passirano Mattina restano solo le mura limitrofe; resta, invece, da ammirare in tutta la sua bellezza il Castello di Passirano Sera, il meglio conservato di tutta la Lombardia.

Una data importante per Passirano è il 1479: vista la conclusione di un’epidemia di peste, gli abitanti di Passirano Sera e Passirano Mattina iniziarono la costruzione di un Santuario dedicato a San Rocco, come ex voto per la grazia ricevuta, a metà strada tra i due centri abitati. Proprio nel luogo di questo antico santuario, sorge l’attuale parrocchiale di San Zenone, nata con decreto vescovile nel XVII secolo. La chiesa ha un importante valore artistico-culturale: conserva, infatti, cicli di affreschi dipinti da Antonio Guadagnini (1817-1900), i quali sono ben visibili grazie ai recenti restauri.

Accanto alla chiesa di San Zenone si trova l’edificio che ospita il teatro civico: la sua importanza risiede nel fatto che si tratta di un esempio raro in terra franciacortina di architettura razionalista. L’edificio è attualmente anche Sala Consigliare, luogo democratico per eccellenza. Sono inoltre presenti numerose ville signorili, tra cui Villa Fassati Barba, esempio di elegante dimora settecentesca, dove possono essere svolti matrimoni civili.

A nord di Passirano si trova Camignone, frazione il cui nome deriverebbe da Cà minor (casa minore), in quanto collegata come casa monastica minore al monastero cluniacense di Rodengo. Fin dall’epoca romana Camignone doveva far parte di un pago romano in quanto Valenzano, un gruppo di abitazioni con edifici di rilievo, era probabilmente la villa suburbana di qualche ricco patrizio della “gens Valentia”. Valenzano è forse l’insediamento più antico di tutto il territorio comunale: il Diploma di Ludovico II dell’865 lo indica come prima curtis in terra bresciana del Monastero di Cosma e Damiano di Brescia; inoltre, almeno dal 1335 fu un comune autonomo dipendente dalla Quadra di Gussago. Il cuore del borgo di Valenzano è la chiesetta di Sant’Alessandro, antica chiesa benedettina risalente dell’XI-XII secolo, dipendente fin dalle origini dal Monastero di San Faustino di Brescia fino al periodo napoleonico.

A poca distanza da Valenzano, si sviluppò il comune medioevale di Camignone e, verso il 1000, sorse una casa colonica dei monaci cluniacensi che, trovandosi presso le vie di comunicazione, ospitava viandanti e pellegrini. Lungo la strada provinciale sorgeva un gruppo di case con una casa d’albergo (nella zona dell’attuale Via Bettole) che indicavano la presenza di una antica diaconia, che si trasformerà poi nella Parrocchia di Camignone. Una vera comunità sorse nel X secolo: a questa epoca risale la presenza di una famiglia importante e potente, quella dei Camignoni, che si trasferì da Brescia nel 1113. La vita ecclesiastica di Camignone gravitò attorno alla pieve di Bornato fino al XV secolo, periodo in cui si sviluppò autonomamente attorno alla chiesa di San Lorenzo in castro. Oltre alla chiesa parrocchiale dedicata a San Lorenzo, ampliata e completata con la grande scalinata a fine Ottocento, è presente la quattrocentesca chiesa di San Faustino in monte, posta sul monte di Valenzano, ma già nel 1567 in decadimento e rifugio di zingari. All’interno del Paese sono poi presenti numerose chiesette private annesse a splendide ville signorili. È da segnalare, inoltre, la costituzione del “Monte frumentario” verso la metà del 1500: esso fu eretto per aiutare la popolazione di Camignone e Valenzano e venne trasformato nel 1882 nella “Cassa dei prestiti Agrari”.

In epoca fascista il comune di Camignone venne soppresso e fu annesso a quello di Passirano.

L’altra frazione di Passirano, Monterotondo, deve il suo nome alle dolci ondulazioni collinari su cui sorge. La forma rotonda delle colline è ripresa dallo stemma dell’antico Comune, con sei colline tonde sormontate da una croce rossa tra due ramoscelli d’ulivo e da un altro emblema raffigurante tre colline tonde sovrastate da un tralcio di vite, ad indicare anche la fertilità vinifera di queste colline. Già nel 1274 l’antichissima chiesa di San Vigilio viene ricordata per il pagamento della decima di novali al Vescovo, ma la storia di Monterotondo è legata soprattutto alla vita del castello di San Giorgio, di probabile appartenenza ai ghibellini Isei (Oldofredi) che avevano in tutta quest’area una serie di torri e rocche e che promossero varie azioni di guerriglia da Monterotondo contro i guelfi di Cazzago e Passirano. Alcuni storici sostengono che tale Inverardo Bornato abbia dato origine agli Inverardi di Monterotondo alla cui famiglia sarebbe appartenuto il monaco Arnaldo da Brescia. Certo è che nel 1145 i suoi partigiani religiosi e politici, vinti e dispersi dal forte partito che sosteneva i diritti feudali del Vescovo, trovarono ospitalità in questo castello. Sulle rovine del castello sorge attualmente la Chiesa di San Giorgio (fine ‘400 – inizio ‘500), certo sviluppo di un più antico luogo di culto legato al castello. È impossibile ricostruire la storia più antica del Comune di Monterotondo per la scarsità dei documenti reperiti; sappiamo che nel 1696 Monterotondo si separò da Bornato e si costituì Comune autonomo della Quadra di Rovato e che il 5 giugno del 1805 nacque il Comune di Borgonato con Monterotondo, nel Cantone di Adro, collegato al Comune di Passirano, dal quale però conservò distinzione dei beni e autonomia operativa. Circa un decennio dopo, nel 1816, il Comune di Borgonato con Monterotondo si staccò da Passirano acquisendo piena autonomia: la nuova formazione era retta da un unico Consiglio Comunale che teneva separati i relativi beni e la loro amministrazione. A partire dal 1867 Monterotondo passa e diviene frazione del Comune di Passirano.

Iniziative ambientali, culturali e sociali

Pare opportuno indicare che l’attenzione da parte dell’Amministrazione alle tematiche ambientali si evince già dalla scelta, avvenuta nel 2012, di inserire nell’organico del Comune la figura di un Ingegnere Ambientale: sono pochissime le amministrazioni che investono su una scelta simile e questo rappresenta una particolare peculiarità.

Considerando lo sviluppo urbanistico del Comune di Passirano, risulta chiaro il fatto che quest’ultimo si sia distinto da anni per una politica molto conservativa e una rigida tutela paesaggistico-ambientale. Nell’ultima variante generale al PGT avvenuta nel 2018 non si è previsto, infatti, un “consumo di suolo zero” ma vi è stato un decremento rispetto alle previsioni del PGT vigente in precedenza. In ambito produttivo vi è stata una riduzione del consumo di suolo pari al 49,9% mentre considerando l’ambito residenziale vi è stata una riduzione pari al 10%.

L’Amministrazione comunale da tempo pone grande attenzione al tema della raccolta differenziata. Dal 2008 è attivo il servizio con il metodo “porta a porta spinto”: nel 2019 il Comune di Passirano ha raggiunto la percentuale di 87,3% di raccolta differenziata, nono Comune nella provincia di Brescia. Anche il dato relativo alla produzione di rifiuto urbano è significativo ed è 501,5 kg/ab*anno, significativamente ridotto negli ultimi anni.

Il Comune di Passirano ha aderito al progetto “RIUSO – Banco del riuso in Franciacorta”, coordinato dalla Fondazione Cogeme Onlus, che rappresenta una nuova opportunità per il territorio, orientata alla generazione di benessere per la comunità proponendo un modello di economia di condivisione basato sulle relazioni, sulla reciprocità e sui legami sociali. Questo progetto ha dunque un duplice valore: sociale e ambientale. Il Banco del riuso è sia un luogo fisico dove si ha la possibilità di rimettere in circolo beni che non si utilizzano più in cambio di ciò di cui si potrebbe aver bisogno, ma anche un sistema di relazioni sociali; è possibile scambiare oggetti, beni ma anche tempo, attrezzature, competenze e spazi.

Il Comune di Passirano ha aderito al Patto dei Sindaci nel 2011 e ha redatto il proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, ricostruendo il bilancio delle emissioni di CO2 per l’anno di base 2009 e definendo le principali linee di azione finalizzate a una loro riduzione al 2020 pari al 26 % circa. In ottemperanza agli impegni presi con la firma del Patto dei Sindaci, il comune di Passirano nel 2017 ha realizzato il monitoraggio completo del proprio PAES e cioè il monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni in esso contenute (Action Monitoring) e la ricostruzione del bilancio energetico e delle emissioni (MEI – Monitoring Emission Inventory). I risultati del monitoraggio hanno evidenziato che, nel complesso, il sistema energetico comunale ha seguito le direttrici di indirizzo fornite dal PAES e ha risposto positivamente alle sollecitazioni e opportunità fornite dal quadro programmatico di riferimento sovraordinato oltre che dalle iniziative sul campo promosse dalla stessa amministrazione. Si delineeranno nuove sfide per il territorio di Passirano ora, alla luce del “Quadro per il clima e l’energia 2030”, che potranno essere affrontate attraverso una rilettura e revisione ragionata della strategia energetica contenuta nel PAES.

Nei primi mesi del 2021 si concluderanno i lavori di efficientamento ed estensione della rete di illuminazione pubblica avviato da tempo insieme alla Provincia di Brescia, nell’ambito del “Bando Lumen”. L’obiettivo dell’iniziativa, che ha visto la sostituzione di tutti i corpi illuminanti presenti sul territorio comunale, è quello di ottenere una riduzione dei consumi e dei costi gestionali e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso, consentendo la diffusione dei servizi tecnologici atti ad innovare i servizi pubblici in ambito urbano.

Il territorio del Comune di Passirano è interessato dalla presenza di un sito contaminato di interesse nazionale denominato discarica “ex Cava Vallosa” facente parte del Sito di Interesse Nazionale “Brescia – Caffaro”. È necessario precisare che la titolarità dell’azione amministrativa sul SIN Brescia-Caffaro è in capo al Ministero dell’Ambiente (il quale, per il tramite del Commissario Straordinario, concerta le decisioni sentendo tutti gli enti coinvolti).

Nel Novembre 2020 è stato sottoscritto il nuovo Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Brescia, Comune di Passirano e Comune di Castegnato per la realizzazione degli interventi relativi al Sito di Interesse Nazionale Brescia – Caffaro, nel quale vengono stanziati da parte del Ministero i fondi necessari per avviare gli interventi previsti per Passirano.

Nel mese di dicembre 2020 è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo relativo agli interventi di prevenzione ambientale da attuare sul sito discarica “ex Cava Vallosa” e nel mese di marzo 2021 è stata avviata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori, la cui conclusione è prevista per la fine di aprile 2021.

L’intervento di prevenzione approvato prevede la realizzazione di un sistema di capping, ossia l’impermeabilizzazione superficiale del corpo di discarica con un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche pulite che ruscellano sulla copertura finale e la loro dispersione negli strati superficiali del sottosuolo ad adeguata distanza dal corpo discarica. Inoltre, al fine di ridurre il rischio sanitario, il progetto condiviso con gli enti prevede anche:

  • un sistema di estrazione e trattamento dei soil gas provenienti dal corpo di scarica mediante apposita rete di drenaggio all’interno del pacchetto di impermeabilizzazione;
  • l’installazione di un sistema Pump & Stock per l’emungimento della fase liquida/percolato rilevata in fase di caratterizzazione del sito in corrispondenza di un piezometro interno al corpo discarica.

Tali opere di prevenzione sono parte integrante e costituente di interventi futuri di messa in sicurezza permanente del sito che prevedano anche un sistema di cinturazione impermeabile perimetrale e barriera di fondo, al momento non previste, esclusivamente in ragione delle risorse economiche ad oggi disponibili. Il Comune di Passirano continuerà a lavorare per ottenere il riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente di ulteriori somme al fine di integrare le opere di prevenzione approvate nell’ottica di una messa in sicurezza permanente del sito.

Siamo quindi ad una fase storica per il nostro Comune: questo risultato è merito dell’impegno sinergico di numerose istituzioni, quali il Ministero dell’Ambiente, le relative commissioni parlamentari, Regione Lombardia ed infine i Comuni. Proprio da questi ultimi parte la richiesta verso i primi di proseguire il lavoro svolto fino ad ora, poiché la strada verso la Messa in Sicurezza Permanente del sito passiranese richiede, inevitabilmente, altri importanti sforzi economici, necessari per le successive fasi della cinturazione e della barriera di fondo.

Pare importante indicare che nel territorio passiranese sono state installate tre colonnine per il servizio di ricarica elettrica pubblica per auto elettriche e che, in linea con questa scelta, il Comune di Passirano ha aderito alla “Carta Metropolitana della Mobilità elettrica E-Mob”: è sempre più necessario compiere scelte consapevoli e lanciare messaggi chiari e decisi, che determino impegni concreti verso la tutela dell’ambiente.

Nel mese di marzo 2021 è terminato il censimento di 1320 alberi ed essenze presenti nei parchi e giardini pubblici comunali: è stata rilevata la tipologia di essenza, la circonferenza, l’altezza e “lo stato di salute” di ciascuna, per tenere monitorato il patrimonio arboreo censito, investendo quanto necessario per mantenerlo, curarlo, custodirlo e potenziarlo.

È opportuno citare a questo punto l’Associazione “Terra della Franciacorta”, costituita da 22 Comuni, tra cui Passirano: a seguito di un accordo di collaborazione sottoscritto nel 2012 e dell’elaborazione del PTRA (Piano Territoriale Regionale d’Area) della Franciacorta, gli stessi comuni hanno nel 2018 aderito all’Associazione, con lo scopo di promuovere buone prassi per lo sviluppo integrale del territorio, sostenendo un sistema integrato di accessibilità e mobilità sostenibile.

È importante valorizzare i percorsi ciclo-pedonali presenti sul territorio comunale: il capoluogo è collegato alle frazioni con una due percorsi ciclopedonali di circa 3170 km, grazie ai quali sono garantiti collegamenti in sicurezza tra i centri abitanti. Passirano è inoltre territorio di passaggio della pista ciclabile Brescia-Paratico. Sono presenti anche numerosi parchi con giochi per bambini dotati di nuove aree pic-nic, ma anche campi da basket e/o pallavolo che sono un importante luogo di ritrovo sia per famiglie sia per giovani: l’attenzione per l’inclusione si manifesta anche osservando i parchi pubblici, dotati di giochi inclusivi, che rispondono ai diversi bisogni presenti. Proprio per coinvolgere sempre più la fascia giovanile della popolazione e renderla parte attiva si è costituita dal 2020 la Consulta delle Politiche Giovanili.

Anche la promozione culturale del Comune di Passirano non è da meno: nel Paese è attiva la scuola di musica Giulio Tonelli e la banda “Don Tranquillo Pietta”; la biblioteca comunale “Mario Bendiscioli”, poi, inserita nella rete bibliotecaria bresciana e cremonese, offre il proprio servizio a tutte le fasce d’età, mettendo a disposizione il suo patrimonio librario. La scuola primaria di Monterotondo si caratterizza per aver attivato una proposta educativa sperimentale ad indirizzo Montessoriano e la scuola secondaria di primo grado, da molti anni, presenta un percorso ad indirizzo musicale, che amplia e arricchisce l’offerta formativa. La valorizzazione dei percorsi di studio dei ragazzi si manifesta anche osservando il piano del diritto allo studio e l’annuale festa dello studente, momento importante per la comunità, durante il quale vengono consegnate le borse di studio agli studenti meritevoli.

Numerose sono le feste e le sagre che hanno luogo a Passirano e nelle sue frazioni, soprattutto nel periodo estivo. L’iniziativa “Estate in piazza” offre una serie di eventi rivolti a tutta la popolazione, tra cui spettacoli destinati ai bambini inseriti nella rassegna teatrale “Il canto delle cicale”. L’estate è poi ricca di sagre che permettono di gustare anche prodotti tipici del territorio: la Camignonissima, la festa dell’oratorio di Passirano, la festa degli Alpini, il “Palio dei Campanili” (iniziativa per raccogliere fondi da destinare alla ricerca per la lotta alla fibrosi cistica), la Sagra Settembrina (in occasione della festa del patrono di Monterotondo San Vigilio), la festa dello Sportivo di Monterotondo… e molto altro! Molto sentita è anche la festa patronale di San Zenone e della Madonna dei Tordi nella seconda domenica di ottobre: oltre al tradizionale spiedo nelle famiglie passiranesi, in piazza viene allestito un luna park circondato da numerose bancarelle; non mancano anche in questo caso iniziative culturali, come ad esempio l’apertura dell’archivio storico comunale, da poco valorizzato grazie alla sistemazione completa di tutta la documentazione riferita al Comune di Passirano.

Negli ultimi anni Passirano si è anche contraddistinto per essere ente capofila di un progetto di MicroAccoglienza, accogliendo sul territorio rifugiati politici e valorizzando la loro presenza nella comunità. Questa scelta è stata compiuta anche dalla Parrocchia e da alcune famiglie passiranesi, gesto concreto di quanto sia importante per il Comune di Passirano il valore della Pace: in questa direzione va anche l’adesione da parte del Comune al Kaki Tree Project, un progetto importante attraverso il quale le persone possono apprendere l’importanza della pace e della vita, e la festa denominata “Mondosonoro”, festa di arte, musica e integrazione che solitamente si svolge nel mese di giugno.

Il dinamismo sociale e sportivo del Comune di Passirano viene determinato anche dalle numerose realtà associative presenti. Alcune di queste associazioni svolgono attività importanti in riferimento all’attenzione da rivolgere all’ambiente, in un’ottica di sviluppo sociale collettivo. In particolare, ci riferiamo al progetto “Piedibus”, che consente ai bambini di raggiungere in sicurezza e a piedi la scuola primaria, alla presenza di un Gruppo di Acquisto Solidale (gestito dall’associazione Sol.E – Solidarietà ed Ecologia), al progetto relativo ai prestiti librari per la scuola secondaria di primo grado (gestito dall’Associazione Genitori per la Scuola) e alla nascita di un “Gruppo di Cammino”, grazie al quale un gruppo di persone si riunisce e svolge attività motoria in modo collettivo, passeggiando lungo il territorio franciacortino.

Passirano è un affascinante paese da scoprire e da vivere, immerso nella bellezza e nella tranquillità franciacortina.

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Indirizzo
Piazza Europa,16

Provincia
BS

CAP
25050

Referente
Francesco Pasini Inverardi, sindaco

Telefono
030-6850557

Sito web
http://www.comune.passirano.bs.it/hh/index.php

Email
protocollo@comune.passirano.bs.it