Accordo irreversibile
Martedì si è aperto l’High Level Segment della COP22, con una cerimonia ufficiale a cui è intervenuto anche il Re del Marocco Mohammed VI. Per il passaggio di consegne dalla COP21 di Parigi sono arrivati anche il Presidente François Hollande e il ministro Laurent Fabius, che della COP francese era stato presidente e gran negoziatore, uno dei principali artefici dell’Accordo di Parigi.
Se i discorsi di apertura di Re Mohammed VI e del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sono apparsi piuttosto formali, quello di Hollande lo è stato molto meno. Il presidente francese ha ribadito che l’Accordo di Parigi è “irreversibile” e che in tutto il mondo governi, imprese, settore finanziario, società civile e cittadini stanno intraprendendo iniziative che portano a risultati concreti. Hollande ha ribadito che gli Stati Uniti devono rispettare gli impegni presi e che la Francia sarà in prima linea per instaurare un dialogo con il nuovo Presidente Trump “con rispetto e determinazione”. “Malgrado tutte le nostre differenze – ha concluso Hollande – quello che ci unisce è ciò che abbiamo in comune, il nostro pianeta”.
Sempre martedì si è insediato anche il gruppo CMA (Conference of the Parties serving as the Meeting of the Parties to the Paris Agreement), la commissione permanente che dovra sovraintendere e verificare l’attuazione dell’Accordo di Parigi.
Martedì sera al padiglione Italia è stata anche convocata una riunione per valutare lo stato dei negoziati e la posizione nazionale. Assente il ministro Galletti impegnato altrove, la relazione sui lavori è stata fatta da Francesco La Camera, Direttore Generale di Minambiente. Tra gli altri interventi quelli di Mariagrazia Midulla del WWF, Mauro Albrizio di Legambiente, Riccardo Valentini del Centro Mediterraneo Cambiamenti Climatici. Presenti alcuni rappresentanti della delegazione parlamentare italiana e gli altri delegati nazionali delle autorità locali e della società civile (foto sotto).
Emilio D’Alessio – Agenda 21 Italia