Pesarsi, per pesare meno
Riduzione dei rifiuti e creazione di una comunità consapevole e informata sulle tematiche di sostenibilità ed economia circolare sono gli obiettivi del progetto pilota ‘Famiglie Rifiuti Zero’ promosso dal Comune di Capannori (LU), Ascit e Centro di Ricerca Rifiuti Zero che prenderà il via martedì 17 gennaio.
L’avvio dell’innovativo progetto sarà preceduto lunedì 16 gennaio da un incontro in programma alle ore 21 nella sede del Centro di Ricerca Rifiuti Zero al polo tecnologico di Segromigno in Monte rivolto alle famiglie che su base volontaria hanno deciso di aderire al progetto sperimentale della durata di 12 mesi. Nel corso della serata, alla quale interverranno l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, Rossano Ercolini Goldman Environmental Prize 2013 e coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Maurizio Gatti presidente di Ascit sarà consegnato il diario “Rifiuti Zero”, sul quale dovranno essere annotati tutti i dati circa le pesature e i conferimenti come previsto dal disciplinare del progetto.
Le famiglie – che in questa fase iniziale del progetto sono una ventina ma potrebbero aumentare poiché le adesioni sono ancora aperte – dovranno infatti auto-pesare i rifiuti differenziati (tale pesatura sarà oggetto di autodichiarazione): organico (ciò che non va in composter); multimateriale leggero; vetro; carta (facoltativo); annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni; portare gli ingombranti che possono essere riparati o riusati ai centri di riuso ‘Daccapo’ o conferire quelli irrimediabilmente rotti alle isole ecologiche. Sarà a carico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero pesare ogni due mesi il rifiuto residuo (RUR) tramite apposita visita concordata con un membro autorizzato del team del Centro. Attraverso un attento sistema di monitoraggio della quantità di rifiuti prodotti e la realizzazione di buone pratiche relative al consumo critico e alle modalità di spesa con questo progetto sperimentale si mira a ridurre sensibilmente gli scarti generati dai nuclei familiari aderenti soprattutto per quanto riguarda l’ indifferenziato. Le famiglie aderenti avranno diritto ad uno sconto sulla quota variabile della TARI del 10% oltre ai già previsti sconti consentiti dal regolamento comunale.
“Con questo progetto, che vuole essere anche un’azione di sensibilizzazione per tutta la comunità sull’importanza di ridurre i rifiuti prodotti, vogliamo avvicinarci ulteriormente al raggiungimento dello ‘zero’ nella generazione dei rifiuti – afferma l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi -. Credo che adottando tutta una serie di comportamenti virtuosi, come, ad esempio, scegliere prodotti con imballaggi ridotti o acquistare prodotti alla spina, ci sia ancora margine per abbattere la quantità di residui prodotti sul nostro territorio. Ringrazio le famiglie che hanno aderito al progetto per aver accettato questa nuova scommessa”.
“ ‘Famiglie Rifiuti Zero’ mette a punto in modo concreto e incisivo quello che il Centro di Ricerca fa attraverso l’analisi del rifiuto residuo, ossia vuole incidere su quel circa 20% di indifferenziata che ancora viene prodotta a Capannori, andando ad interagire direttamente con le abitudini di consumo della popolazione – spiega Rossano Ercolini, coordinatore del Centro di ricerca rifiuti zero -. L’obiettivo è diminuire ulteriormente la quantità di prodotti non riciclabili, nè compostabili, nè riutilizzabili insieme ai cittadini, che da sempre sono il vero motore per la realizzazione della strategia Rifiuti Zero in una comunità”.
I partecipanti al progetto e i volontari del centro di ricerca rifiuti zero faranno parte di una mailing list e di un gruppo whatsapp per facilitare la comunicazione tra tutti i soggetti interessati. Per informazioni centrorifiutizero@gmail.com , 348 0894509; 340 7212472; 333 4977274.