Il risparmio che genera guadagno

Recentemente il Comune di Gattatico (RE) ha assegnato il bando per la riqualificazione completa dell’impianto di pubblica illuminazione. Si tratta di oltre 1330 punti luce, per un valore dell’intervento di oltre 900.000 euro. L’investimento sarà realizzato da una ditta che avrà anche l’onere della progettazione preliminare ed esecutiva. Al Comune resteranno i risparmi e la proprietà dell’impianto, in cambio del pagamento di un canone per 14 anni. La formula scelta è una forma di Parternariato Pubblico Privato, che si chiama ‘Contratto di disponibilità’. Alla fine, considerando le rate, il valore della gara ha raggiunto quasi 1.100.000 euro.

L’assessore che ha seguito il progetto è il giovane Francesco Pulga.

Cosa vi ha spinto ad elaborare il progetto?

I risultati interessanti ottenuti da altri comuni nella riqualificazione energetica della rete di pubblica illuminazione hanno spinto l’amministrazione ad includere nel proprio PAES (piano di Azione per l’Energia Sostenibile) la riqualificazione di tutta la rete di illuminazione pubblica con criteri analoghi, proprio perché è uno dei principali centri di costo energetico della Pubblica Amministrazione: stiamo parlando di quasi 850.000 kWh all’anno (il consumo elettrico di quasi 300 famiglie), e di una spesa di oltre i 210.000 euro all’anno che il comune di Gattatico deve sostenere, di cui circa 180.000 sono di sola energia elettrica.

Quale è l’importo di una opera di questo tipo? Come avete trovato le risorse?

L’importo necessario era considerevole (quasi un milione di euro), anche perché abbiamo previsto il rifacimento dell’impianto della piazza Cervi e di alcune porzioni di impianto danneggiate. Abbiamo fatto in modo di realizzare l’investimento con il risparmio generato dall’opera stessa. Oltre questo il Comune non ha potuto alcuna risorsa, a parte il puntuale studio iniziale dell’impianto e la ‘costruzione’ della gara. Spesa ampiamente ripagata dai risultati, visto che la ditta vincitrice ci ha garantito un risparmio sensibilmente maggiore di quello che chiedevamo. Certo, se avessimo potuto investire sarebbe andata ancora meglio, ma abbattere i consumi storici del 65% ( sono quasi9 100 Tonnellate Equivalenti di Petrolio all’anno, con possibilità di aumento) vedere la bolletta scendere da 180.000 a 74.000 euro ed ottenere alla fine quasi 45.000 euro di risparmio annuo netto per il Comune (quindi in totale circa 630.000 euro per il periodo di durata della gara), francamente sono un risultato che ci fa molto piacere. Aggiungiamo poi che venderemo i titoli di efficienza energetica derivanti da questo intervento, per circa 50.000 euro.

Cosa cambierà nell’illuminazione?

Tutta la rete IP erogherà una illuminazione omogenea (solo più calda nelle zone vicino al SIC dell’Enza), con un utilizzo della luce e delle ottiche più mirato e razionale, senza dispersioni verso l’alto, senza dispersioni orizzontali: luce solo dove serve. Potremo poi raggiungere ulteriori risparmi, perché la rete sarà regolabile in base a orari e sensori. Anzi la rete IP diventerà un patrimonio strategico del Comune, perché potremmo usarla per ulteriori servizi basati sulla trasmissione dati. Questa rete “intelligente”, sarà diffusa capillarmente su tutto il territorio, e sarà in grado di trasmettere dati (grazie all’integrazione fra un sistema di applicazioni e di sensori) non solo per la gestione ordinaria della pubblicazione illuminazione, ma potenzialmente anche per erogare servizi innovativi dal punto di vista dell’ambiente (monitoraggio ambientale ed acustico), dell’energia (informazioni sul consumo degli utenti), della mobilità (traffico), della sicurezza, della raccolta dei rifiuti. Questo però lo definiremo in modo ancora più preciso con la progettazione esecutiva dell’opera, ma comunque avremo una illuminazione che sarà qualcosa di molto più moderno e potenzialmente molto più innovativa. Le possibilità sono notevoli, e credo che questo si rivelerà, alla fine il motivo migliore per avere mantenuto il controllo della nostra rete.

Il geom. Lorenzo Delmonte è il responsabile dell’Ufficio Tecnico di Gattatico, ed è colui che ha concretamente seguito la gara e la sua preparazione.

Quali sono le caratteristiche di questa procedura?

Tecnicamente, il contratto di disponibilità è previsto dall’art. 188 del D. LGS. 18/4/2016, n° 50, il codice unico degli appalti. Si tratta della realizzazione di un’opera pubblica con fondi completamente o prevalentemente di un privato che partecipa alla gara e realizza l’opera e la mette a disposizione (nel nostro caso i corpi illuminanti) per svolgere un servizio pubblico, dietro il pagamento di un canone (Nel nostro caso il canone previsto sarà di circa 73000 euro per 14 anni).

I vantaggi per l’ente sono diversi. il primo è la possibilità di realizzare investimenti anche senza investire risorse. In questo caso ci ha aiutato la possibilità di investire lo ‘spreco’ energetico. Ma la caratteristica veramente positiva è quella di togliere i rischi all’amministrazione, come prevede la normativa europea: infatti il rischio di progettazione e anche quello di garantire le prestazioni dei punti luce è completamente a carico del privato. Se non raggiungerà le prestazioni richieste dall’ufficio e da lui stesso garantite, ci sarà una diminuzione del canone, per cui l’amministrazione è sempre garantita. Il nostro lavoro è stato quello di dettagliare il più possibile le prestazioni che pretendevamo dal nostro futuro impianto, sia in termini energetici ch di funzionamento. il privato ha messo la sua capacità progettuale e finanziaria.

Di certo la procedura è per noi stata più impegnativa di altre, perché abbiamo dovuto studiare il nostro impianto e confezionare una gara ‘su misura’: l’amministrazione ha inoltre scelto una strada che la porterà a mantenere la gestione e il controllo della rete IP: un investimento sulla rete e sul personale, un aumento dei compiti, ripagato però da quelli che si prospettano come ottimi risultati ambientali ed economici.

Quando inizieranno i lavori? E quando finiranno?

La gara prevede 150 giorni dalla consegna del cantiere, 30 per la progettazione esecutiva e 120 per i lavori. Dobbiamo però prima completare i controlli previsti dalla legge e dal bando, siglare il contratto e tutti gli adempimenti… diciamo che, salvo imprevisti, è realistico pensare che il 2018 sarà tutto illuminato dal nuovo impianto!

Il Sindaco Gianni Maiolo sottolinea l’importanza del progetto e il suo valore politico

«Abbiamo voluto ribadire la proprietà e il controllo pubblico dei nostri impianti e delle nostre reti, anche quella della illuminazione Pubblica, che ci sembra possa anzi essere un futuro ‘asset´strategico per il Comune e per i servizi. Abbiamo deciso di investire sul patrimonio e sul personale pubblico, ma senza avere paura di un confronto corretto col privato. Soprattutto abbiamo scelto di lasciare ai cittadini le loro risorse, anche quelle che derivano da uno spreco: con questo bando abbiamo trasformato un costo e uno spreco in nuove possibilità per le aziende e per i cittadini, diminuito le emissioni e iniziato a realizzare quanto promesso con l’approvazione del PAES, il Patto dei Sindaci. L’impianto riqualificato diventerà lo standard per le nuove estensioni che saranno realizzate in futuro dai privati o dall’amministrazione».

A cura di Maurizio Olivieri, Comuni Virtuosi Servizi srl. Info: olivierim@libero.it