La città appartiene a chi la ama
La Città appartiene a chi la ama. Chi ama un luogo lo cura e lo conserva perché ogni angolo è emozione di cui godere. Chi ama un territorio ha il forte e supremo desiderio di restituirne le bellezze e i talenti perché altri possano godere delle emozioni che generano.
Rispettare una località è viverci in sintonia e trattarla con delicatezza affinché il nostro passaggio non rappresenti una deprecabile depredazione. Il nostro vivere sia sintonia con la natura e rispetto di essa affinché permangano nel tempo le migliori condizione di vita per ogni essere vivente.
L’abitare fondato sull’egoismo che predilige quegli inutili interessi individuali incompatibili con i bisogni della collettività non può trovare alcuna giustificazione né etica, né politica, e tantomeno sociale. Ecco perché nessuna motivazione può giustificare un agire che compromette “il diritto fondamentale” alla conservazione delle naturali vocazioni del suolo e del paesaggio. Ecco perché non esiste alcuna giustificazione all’abusivismo, anche quando per la sua patologica diffusione viene definito di necessità.
Sono convinto che quella “necessità” non sia sociale ma semplicemente e terribilmente clientelare, utilizzata per affermare l’impunità e conseguentemente l’illegalità. Le future generazioni sapranno riconoscere ad Angelo Cambiano, sindaco di Licata, ciò che l’attuale ottusità dei consiglieri comunali ha ritenuto motivo di sfiducia. Lo Stato intervenga per continuare l’opera meritoria di un Sindaco che ha dato priorità al “bene collettivo” , al diritto e al futuro della Comunità.
Bengasi Battisti, Presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi