Buon vento Alea!
Se la celebre frase di Giulio Cesare che varcava il Rubicone “Alea iacta est” (“Il dado è tratto”) è all’origine del nome di ‘Alea ambiente’, oggi è proprio il caso di usare quest’espressione per indicare la rivoluzione copernicana che dal 1 gennaio entra nel vivo, dopo anni di discussioni e gestazioni, per quanto riguarda il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti nel Forlivese.
L’elemento più significativo è che non ci sarà più Hera a gestire il servizio, l’holding pubblico-privata quotata in Borsa che è nata esattamente 15 anni fa dalla fusione delle ex municipalizzate dei servizi da Modena, Bologna e la Romagna, compresa Forlì stessa, che resta azionista.
Hera resta nella gestione dell’inceneritore
Forlì e 12 Comuni del suo territorio hanno deciso di tornare all’antico, con una società completamente pubblica. “Municipalizzata” è un termine che non va più di moda, e si dice “società in house”, ma poco cambia. Il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno del servizio affidato ad Hera, mentre dal 1 gennaio a gestire la raccolta dei rifiuti e le relative bollette sarà ‘Alea’, un nome che presto entrerà nell’uso comune dei forlivesi. Hera, tuttavia, resta per gli altri servizi che eroga come acqua, luce e gas, ma anche come “fornitore” di Alea, principalmente come proprietaria dell’inceneritore di via Grigioni a cui continueranno a pervenire i rifiuti urbani indifferenziati del territorio. Mentre prima Hera raccoglieva e “bruciava” sotto le medesime insegne, ora il passaggio dei rifiuti all’inceneritore è normato da un contratto, siglato a dicembre, tra Alea ed Hera. “Un rapporto obbligato, previsto dalla legge, contrattualizzato e con tariffe decise dall’autorità regionale”, precisa Paolo Contò, amministratore unico di Alea Ambiente.
Obiettivo: pagare per i rifiuti che si producono
E’ stata presentata giovedì la società dei 13 comuni della Romagna Forlivese (Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio), che dal 1° gennaio 2018 si occuperà della gestione dei rifiuti, in base ad un sistema integrato, dove il rifiuto viene considerato dalla produzione, alla raccolta, al trattamento e recupero. La più grossa novità sarà l’introduzione – a partire del 1° gennaio 2019 – della tariffa puntuale secondo il principio “Paga quanto produci”. Per riuscire a raggiungere quest’obiettivo nel corso del 2018 Alea investirà le sue risorse per riuscire a tracciare quanto più individualmente possibile i conferimenti di ogni singola utenza.
Inaugurata la sede
E’ stato aperto anche il primo Punto Alea situato in via Golfarelli 123 a Forlì, subito dopo la rotonda con via Enrico Mattei che porta in tangenziale: si tratta di un luogo di incontro tra azienda e cittadini, dove sarà possibile ricevere tutte le informazioni necessarie inerenti le nuove modalità di raccolta ed espletare le pratiche relative al contratto per la gestione dei rifiuti. Una sala è già stata attrezzata come front office. Qui bisognerà venire, dal 1 gennaio, per tutte le problematiche connesse ai rifiuti e alla ‘Tari’, la tassa che per tutto il 2018, anno di transizione, resterà con le medesime modalità, se non per il fatto che a Forlì e Forlimpopoli la bollettazione sarà gestita direttamente da Alea e non più affidata ad Hera. La sede operativa dei mezzi invece sarà in via Budrione, nell’area industriale inizialmente destinata alla Querzoli-Ferretti tra Villa Selva e la via Emilia. Entrambe le sedi sono in affitto, ma in futuro si conta di utilizzare dei locali di proprietà pubblica che saranno individuati.
La carta d’identità di Alea Ambiente
La società è stata costituita il 6 giugno 2017 e a settembre ha ricevuto ufficialmente l’affidamento del servizio per la gestione dei rifiuti di 13 Comuni della Romagna Forlivese: un territorio di 1.014 km quadrati, con 183mila abitanti. Saranno oltre 86mila le utenze domestiche servite da Alea Ambiente e più di 11mila quelle non domestiche. Gli obiettivi della nuova società, entro un anno dall’avvio, sono ambiziosi: l’introduzione e gestione della raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio servito, il raggiungimento almeno del 74% di raccolta differenziata, la diminuzione del 22% del rifiuto totale prodotto, la diminuzione del 54% del rifiuto secco residuo prodotto (quello per l’inceneritore). La principale differenza con Hera? Contò la sintetizza nell’essere “una società organizzata industrialmente come una Spa ma con i cromosomi del servizio pubblico”. Alea, per statuto, non potrà fare utili e distribuire dividendi e questo la proietterà – è l’auspicio – in una logica di servizio, mettendo al primo posto riduzione dei costi al cittadino e qualità ambientale.
“Abbiamo messo su in pochi mesi una società pienamente operativa – commenta Contò -. In molti ci chiedevano se se l’avremmo fatta in così poco tempo. Ora possiamo dire di avercela fatta. Alea, anche grazie al supporto di ‘Contarina’, ha tutto il necessario per partire”. E sui rapporti con Hera, con cui si vocifera di frizioni per l’uscita del comparto rifiuti dalla multiutility, Contò è diplomatico: “Per noi è un importante vicino di casa e un buon fornitore”, mentre il sindaco Davide Drei ringrazia Hera per “aver facilitato e collaborato nei complessi passaggi della transizione”.
Cosa cambia dal 1 gennaio
A partire dal 1° gennaio 2018 gli operatori di Alea Ambiente svolgeranno il regolare servizio di raccolta dei rifiuti, in continuità con quanto svolto dalla precedente gestione. Resterà, quindi, attiva la raccolta stradale, o il porta a porta dove presente; anche il sistema tributario resterà invariato.
A partire dalla primavera 2018 si tornerà ad estendere il ‘porta a porta’: inizierà gradualmente la consegna del materiale adeguato alla nuova modalità di raccolta dei rifiuti (contenitori, sacchetti e materiale informativo). Gli addetti alla distribuzione, muniti di tesserino di riconoscimento, consegneranno il materiale a domicilio a tutte le utenze; inoltre verranno organizzati degli incontri pubblici per illustrare alla cittadinanza il nuovo sistema. Nel corso del secondo semestre 2018, la nuova modalità di raccolta verrà introdotta gradualmente in tutti i 13 Comuni serviti da Alea e dal 1° gennaio 2019 su tutto il territorio sarà attivo il ‘porta a porta’ e verrà applicata la tariffa puntuale a tutte le utenze servite.
La raccolta domiciliare dei rifiuti viene integrata dai Centri di Raccolta diffusi sul territorio: spazi appositamente attrezzati per la raccolta di particolari rifiuti che, per dimensioni o tipologia, non possono essere gestiti con il porta a porta, come: inerti, ingombranti, apparecchi elettrici ed elettronici, rifiuti pericolosi, ecc. Vi possono accedere tutte le utenze servite da Alea Ambiente. Oltre al servizio ordinario, le utenze non domestiche con elevata produzione di rifiuti possono usufruire di un servizio di raccolta a chiamata, svolto in continuità con le modalità finora adottate.
Per il centro storico di Forlì sono previsti due servizi aggiuntivi, denominati EcoBus ed EcoStop, a supporto della normale raccolta porta a porta, svolti con automezzi itineranti e studiati per garantire un servizio capillare in tutte le aree più centrali della Città.
Il passaggio di strutture, mezzi e personale da Hera
Ben 58 lavoratori e decine di mezzi sono passati da Hera ad Alea, ed in futuro un’altra cinquantina passeranno sotto le nuove insegne. Alea assumerà inoltre del personale proprio, alcune selezioni sono già aperte. Numerose gare sono state già espletate per individuare appaltatori e le società private incaricate di smaltire i rifiuti differenziati: in alcuni casi sono i vecchi appaltatori di Hera, in altri subentrano nuovi soggetti. Hera ha partecipato e vinto la gara per l’organico, la plastica e le lattine e i rifiuti pericolosi conferiti alle isole ecologiche; Sogliano Ambiente invece si occuperà degli ‘ingombranti’; Recter degli sfalci e Rilegno del legno. Ad ‘Alea’ sono pervenute anche le 11 isole ecologiche presenti nel territorio forlivese.
Le autorità
Per il sindaco di Forlì, Davide Drei “con questo modello organizzativo ci assumiamo una nuova responsabilità e cogliamo la grande opportunità di intervenire in modo diretto nella gestione dei rifiuti, stringendo una nuova alleanza con i cittadini in ottica di tutela ambientale, di economia del riuso e di lotta allo spreco, attraverso la valorizzazione dei lavoratori, in particolare di quelli che si trovano in situazioni di svantaggio. A partire dal prossimo mese di gennaio le comunità e il nostro territorio torneranno ad incidere fattivamente sul governo di un servizio ambientale primario sulla base dei principi di efficienza, sostenibilità. Economia del riciclo e attenzione per le tariffe. Desidero ringraziare tutti coloro che, in primis i Comuni della Romagna Forlivese, hanno creduto e collaborato in modo coeso e convinto alla concretizzazione di questo progetto”.
Tiziano Tagliani, Presidente di Atersir (l’autorità di vigilanza e regolazione dei servizi pubblici dell’Emilia-Romagna) e sindaco della città di Ferrara, ricorda che Forlì rappresenta un unicum in Regione: “Il nuovo affidamento rappresenta una peculiarità sul territorio regionale, e ha previsto molto lavoro da parte dell’Agenzia, partendo dalla ridefinizione del bacino gestionale, e arrivando all’introduzione del modello gestionale in house che comporterà una discontinuità rispetto al passato. Con il nuovo affidamento è stato presentato inoltre un ambizioso piano progettuale che consente di nutrire grandi aspettative sulle performance gestionali attese, dal punto di vista ambientale, operativo ed economico”.
Fonte: Forlitoday