L’olio santo
Dopo il successo delle due giornate di incontri, dibattiti, musica e proiezioni della prima edizione di Berniero, lo scorso novembre a Eboli, è attiva dal 2 marzo la campagna di crowdfunding per restaurare la cella, costruita nell’anno 1159, che conserva le reliquie di San Berniero nel monastero di San pietro Alli Marmi a Eboli, in provincia di Salerno. Lanciata dalla call to action “Tu ci credi nei miracoli?”, la campagna, che terminerà il 10 aprile, si pone l’obiettivo di raggiungere 15.000 euro e prevede una serie di premi fra cui le bottiglie di olio EVO “Berniero”, un nuovo prodotto di pregio nato dalla raccolta effettuata da volontari di Legambiente, della comunità Emmanuel e dagli studenti dell’Istituto Agrario G. Fortunato di Eboli fra gli ulivi centenari che circondano il convento dei frati cappuccini durante i giorni della manifestazione lo scorso autunno.
Una manifestazione che ha coinvolto in qualità di partner il Festival della Lentezza e la Festa di Cinema del Reale e ha visto la partecipazione di artisti come Vinicio Capossela ed esponenti del mondo della cultura come l’archeologo Benedetto Giacobbe, oltre che di numerosi teologi, docenti universitari, agronomi ed esperti di enogastronomia. In quell’occasione, si è compiuto il primo miracolo: è sgorgato l’olio.
Adesso è arrivato il momento per il secondo miracolo: raggiungere l’obiettivo della campagna di crowdfunding per far si che si possa recuperare parte di un prezioso patrimonio architettonico e storico-artistico.
Berniero: il Festival e il prodotto
‘Berniero’, la cui prima edizione si è svolta il 19 e 20 novembre 2017, prende spunto dalla storia di San Berniero, co-patrono di Eboli e intende proiettare la cittadina e lo straordinario territorio alle porte del Cilento, al centro di una delle più antiche culture agricole e della produzione olearia di qualità dell’intero bacino del Mediterraneo, favorendo lo scambio di conoscenze fra i vari Paesi che vi si affacciano. Il Festival presenta proiezioni, tavole rotonde, performance musicali ma anche attività di raccolta e premitura, oltre alle degustazioni del prodotto. Occasione di approfondimento culturale, ma anche di sensibilizzazione al consumo perché Berniero è anche un nuovo prodotto: un olio extravergine d’oliva di pregio che trova collocazione nella fascia alta del mercato, frutto di un ciclo produttivo virtuoso che si basa sul principio di sostenibilità economica e di un modello cooperativistico, con la gestione di oliveti privati affidata a cooperative. Una fusione di tradizione e innovazione che si inserisce nella tendenza a riscoprire le potenzialità economiche dell’agricoltura attraverso le nuove tecnologie, le forme di produzione alternativa e l’efficacia di una rete consorziale di enti, associazioni, cooperative, comuni nella promozione del territorio sul piano nazionale ed internazionale e nella sua emancipazione dal punto di vista produttivo, imprenditoriale e commerciale.
La prima edizione di Berniero è stata organizzata dall’Associazione Culturale ‘Berniero’ grazie alla disponibilità e la collaborazione dell’Ordine Frati Minori Cappuccini di Eboli e al sostegno del Comune di Eboli. Partner: Università di Salerno, Festival della Lentezza, Festival del Cinema del Reale, Istituto Luce, Comunità Emmanuel, Istituto Tecnico Agrario-Industriale Statale ‘Fortunato-Mattei’, Istituto CREA di Pontecagnano, Cooperativa Nuovo Cilento, Legambiente Sezione di Eboli, Weboli.
La storia di San Berniero
Berniero è innanzitutto un nome. È il nome di un pellegrino spagnolo che circa mille anni fa decise di lasciare tutto quello che aveva e di partire. Il suo cammino di fede e generosità terminò ad Eboli e proprio in quella terra dove aveva ricevuto accoglienza operò vari prodigi, tra cui la moltiplicazione dell’olio, che il giorno della sua morte si riversò in abbondanza nel trappeto del monastero dei Benedettini. A Berniero, divenuto Santo e co-patrono della città, è dedicato un giorno in piena raccolta delle olive: il 20 novembre. Le reliquie del santo sono ancora oggi conservate nella cripta della chiesa del convento la cui costruzione fu completata nel 1159.