Fudine vive
Venerdì 29 giugno alle h11:30, presso il Museo Le Fudine di Malegno (BS), si è svolto l’incontro informale di presentazione del progetto #fudinevive. Si è trattato di un primo momento di aggregazione, destinato principalmente ai partecipanti selezionati, che hanno così potuto iniziare a fare conoscenza. Ricordiamo che il progetto – presentato in primavera – verrà cofinanziato da Regione Lombardia(da bando “Interventi urgenti di valorizzazione dei beni culturali della Lombardia – Anno 2018”).
Numerose le candidature ricevute nelle scorse settimane, soprattutto se si considera il livello d’innovazione del progetto, lo scarso preavviso quanto all’uscita della called il poco tempo a disposizione (15 giorni) per presentare domanda. La maggior parte dei ragazzi che sono stati poi selezionati ha detto di avere visto la call proprio dai social del Comune di Malegno, sui quali era stata messa in atto una specifica campagna di comunicazione. Per via della buona qualità delle domande pervenute è stato quindi difficile procedere con il processo di selezione, che OpenDot ha portato avanti basandosi sui criteri di formazione pregressa, motivazione e/o territorialità (intesa qui come legame con la Valle Camonica).
Tutti i ragazzi selezionati sono sotto i 30 anni di età e per tre quarti appartenenti al gentil sesso. Dei 4 candidati che prenderanno parte al progetto infatti, ben 3 sono ragazze, di cui una ha solo 11 anni. Si è infatti deciso di declinare la possibilità di formazione sia in termini professionalizzanti per gli adulti(classi 1989, 1993 e 1994) che di dedicare del tempo e delle risorse all’aspetto educativo-formativo che un progetto di questo tipo può offrire nel delicato passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado. I selezionatori sono rimasti particolarmente colpiti dal livello sia di entusiasmo che di solerzia dimostrato dalla ragazzina in fase di candidatura e sono ben felici che la famiglia abbia deciso di appoggiarne appieno la scelta di restare con gli altri candidati un mese a Milano e di seguire il progetto per quanto l’impegno scolastico glielo consentirà in autunno. Investire sulle giovani – e giovanissime! – generazioni appare infatti quanto mai importante.
L’incontro del 29 giugno ha permesso inoltre ai candidati di prendere visione della struttura interna del museo, di quanto custodisce e anche della storia che dalle sue mura trasuda, grazie al resoconto dettagliato fornito dai due volontari del Servizio Civile del Comune di Malegno(Andrea Piantoni e Sara Domenighini). I ragazzi hanno così iniziato a scambiarsi opinioni, idee e pareri a riguardo e cominciato a confrontarsi sul lavoro che li attende.
Non è mancata la presenza della parte istituzionale: all’incontro hanno infatti partecipato anche Sergio Cotti Piccinelli (Direttore del Distretto Culturale di Valle Camonica) e Paolo Erba(Sindaco di Malegno). La Comunità Montana di Valle Camonica appoggia infatti il progetto, che rientra in un approccio al “saper fare” che ben si colloca nel solco scavato dall’esperienza di Segno Artigiano.
L’idea è infatti quella di formare in maniera innovativa un gruppo di ragazzi che abbiano la possibilità sia di re-investire le competenze che andranno ad acquisire in ambito professionale, che di garantire la manutenzione ed il corretto funzionamento della futura installazione museale. Si tratta quindi anche di un modo per dare nuova vita ad un luogo attualmente utilizzato al di sotto del proprio potenziale (il Museo Le Fudine) e per creare nuove sinergie con il territorio. Nel percorso di formazione (e nella fase di progettazione) i ragazzi verranno infatti seguiti sia dal personale del FabLab milanese OpenDot (che – in particolare nella figura di Enrico Bassi – ha scritto parte del progetto) che accompagnati poi da un artigiano camuno nella realizzazione dell’installazione.
Il progetto si presenta articolato e i tempi sono stretti: ai quattro ragazzi selezionati è spettato quindi un primo incontro presso la sede di OpenDota Milano (nel pomeriggio di lunedì 2 luglio), durante il quale è stato stabilito insieme al personale il calendario delle lezioni (calibrato a seconda delle esigenze specifiche di ognuno). Inizia così ora una prima fase che li vedrà impegnati durante tutto il mese di luglio nell’apprendimento delle tecnologie specifiche della manifattura digitale e dei loro linguaggi; agosto prevederà quindi una pausa, per tornare poi – affiancati dall’artigiano camuno – alla realizzazione del progetto in valle, a settembre. I risultati del loro lavoro verranno quindi installati e resi accessibili al pubblico – che auspichiamo essere numeroso – nel mese di ottobre.
L’evoluzione del progetto verrà documentata sia sui social del Comune di Malegno(Pagina Facebook: https://www.facebook.com/comunedimalegno/, profilo Instagram: https://www.instagram.com/comune_malegno/) che sul blog https://uninfanziamalegnese.wordpress.com/.