Il verde di Bergamo
Il Comune di Bergamo ha avviato la più grando opera di risanamento di giardini e parchi pubblici degli ultimi decenni e cominciano a partire le riqualificazioni delle storiche aree dismesse cittadine.
Migliaia di metri quadrati di verde pubblico in città stanno nascendo (e il Parco dei Colli si amplia per la prima volta dal 1977) e 1300 alberi saranno piantati entro fine anno. Ecco allora un’occasione per meglio inquadrare un tema, quello del verde in città, su cui l’Amministrazione si è particolarmente spesa. Partendo da una fondamentale distinzione, non sempre chiara spesso a chi commenta sui social network, tra parchi e piazze urbane.
Nel primo caso, gli interventi previsti in città (Malpensata, Ex Cesalpinia, Montelungo, Ex Ote, Via Ruggero da Stabello, ecc.) porteranno ad ampliarne per migliaia di metri quadri (si calcola più di una volta e mezzo Parco Suardi) la loro presenza, sostituendosi in alcuni casi ad aree in precedenza inquinate.
A questi va aggiunto anche l’ampliamento per decine di ettari del Parco dei Colli, promosso sempre dall’Amministrazione su un’area naturale protetta, parte integrante del territorio cittadino.
Anche le piazze, per troppo tempo trascurate, sono state oggetto in questi ultimi anni di una particolare attenzione proprio per la funzione che lo spazio aperto pubblico può avere nella riqualificazione della città esistente e i cantieri avviati lo stanno a dimostrare; interventi in cui il verde sarà mantenuto se non addirittura incrementato.
Piazzale Alpini merita un discorso a parte. La vicina presenza della Stazione genera effetti negativi sulla sua frequentazione e conseguente vivibilità, nonostante sia ad oggi una delle zone più videosorvegliate e presidiate della città.
“Sono nato e cresciuto a Bergamo e come credo la maggior parte dei miei concittadini, non mi è mai venuto in mente di andare in piazzale degli Alpini a trascorrere del tempo. Dobbiamo invertire questa tendenza facendo in modo che le persone trovino motivi per andarci, perché senza una sua diversa e più intensa frequentazione la situazione di quella parte di città non potrà modificarsi. Chi pensa di poterlo fare incrementando solo la presenza di forze dell’ordine, si illude di grosso.”
Francesco Valesini, Assessore alla riqualificazione urbana
Lo spostamento dell’ingresso dell’Urban Center, la sede dell’Associazione Bergamo Scienza, il nuovo Informagiovani, la presenza di un mercato rionale a giorni fissi, la promozione di eventi ed iniziative legate agli istituti scolastici presenti in zona, alcune delle manifestazioni che fino ad oggi si organizzano esclusivamente in altri luoghi centrali della città, possono costituire una valida prima risposta ma per poterlo fare è altrettanto necessario ripensare quello spazio, rendendolo più flessibile rispetto alla sua attuale rigida conformazione.
l progetto risponde a questa esigenza, condivisa anche con quei soggetti che più lo usano e meglio lo conoscono, mantenendo tutte le piante più belle ed importanti e spostando, solo in alcuni casi eliminando, le piantumazioni di secondaria importanza posizionate in tempi recenti, spesso senza criterio e logica alcuna, per trasformare finalmente un luogo così centrale da semplice piazzale in una vera e propria piazza.
A tutto quello di cui si parla sopra si aggiungono altri due interventi. Il primo riguarda i parchi cittadini, con un piano da quasi 5 milioni di euro di ripensamento di tantissime aree verdi della città, qualcosa di praticamente mai realizzato prima. Soprattutto cambia la fruizione dei luogo, con una filosofia diversa riguardo la progettazione dei parchi pubblici di Bergamo. Uno sguardo decisamente più da architetti, con attenzione particolare al dialogo con le aree limitrofe e circostanti e con la volontà di rendere peculiare ogni spazio verde oggetto di intervento.
Si tratta di lavori importanti, non solo di manutenzione del verde pubblico cittadino. Quello che emerge è un forte cambio di prospettiva nella concezione stessa delle aree verdi che vengono progettate con sguardo profondamente mutato, armonizzandosi e dialogando con il contesto urbano e sociale dei diversi quartieri della città.
Infine parliamo di alberi, l’altro importante intervento previsto dal Comune di Bergamo sul verde pubblico in città. Tra il 2016 e il 2017, in città, sono stati abbattuti 120 alberi e ne sono stati piantati 580.
E nel 2018? La messa a dimora delle piante avverrà soprattutto tra novembre e dicembre, il periodo adatto a quest’operazione. Il piano del Comune prevede che vengano piantati 1.300 alberi (di cui alcuni già messi a dimora) e che ne vengano tagliati circa 60. Lungo i viali verranno messi 340 alberi, e altri 60 a Colognola, nel frutteto vandalizzato qualche mese fa. Sono già stati messi 250 alberi nella Valle della Biodiversità e 41 andranno nel nuovo parco di via Spino, dove sono in corso i lavori.
Nella nuova area verde di via Ruggeri da Stabello, a Valtesse, metteranno 60 alberi e 30 nel piazzale Risorgimento, a Loreto, dove sono appena iniziati i lavori di riqualificazione. Dal 1° settembre verranno sistemate le sei aree verdi a Boccaleone, dove verranno messe 102 piante e 40 alberi da frutto. Nel quartiere Carnovali verranno messi 70 alberi, mentre nel parco agricolo ne verranno piantati 135. Negli orti urbani di Monterosso, al parco del Quintino, verranno invece messi otto alberi da frutto. Altri sei nella nuova area cani della green way e 20 nel giardino della scuola Ghisleri a Borgo Palazzo. Due nuovi alberi e 12 da frutto anche in via Mozart alla Malpensata, mentre alla Celadina verranno messi 70 alberi e 40 da frutto, dove ci sono gli orti urbani.