I led di Racale
Si possono fare opere pubbliche, migliorare il paese e dare più sicurezza e servizi senza avere soldi, senza spendere neanche un euro?
Sembra impossibile ed invece a Racale (LE) succede. Ecco in sintesi come funziona.
“Abbiamo circa 300 punti luce di pubblica illuminazione di proprietà comunale – scrive sul suo profilo FB il sindaco Donato Metallo -. Spendiamo ogni anno diversi soldi per il consumo di energia elettrica (sono vecchie lampade che consumano tantissimo) e per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Non abbiamo somme da investire per rimetterle a nuovo (la situazione del nostro bilancio è risaputa, ed è un bel regalo che abbiamo ereditato), ma non ci perdiamo d’animo, si può fare. Una impresa, propone quello che viene definito “project financing”.
In pratica: il Comune spende fra energia e manutenzione 100, la ditta fa l’investimento, efficienta energeticamente gli impianti comunali e per un tot di anni l’ente paga un canone che è addirittura inferiore alla somma precedentemente investita. L’azienda investe cambiando i punti luce con la nuova tecnologia a led, con la riduzione dei consumi e quindi del costo di fornitura di energia elettrica la stessa azienda si ripaga l’investimento fatto e crea il suo guadagno.
“Chiaramente questa proposta andrà a bando e se alcune ditte ci offriranno servizi migliori si aggiudicheranno il progetto – prosegue il sindaco -. Sintesi del ragionamento: non spenderemo un euro in più, anzi spenderemo di meno; i nostri 300 punti luce saranno tutti rinnovati a led con una migliore illuminazione ed inoltre la proposta prevede Wi-fi integrato e video sorveglianza, città più sicura e Smart; i soldi che venivano spesi per l’energia alimentano un’azienda che fa girare l’economia, investe e crea posti di lavoro; la nostra città consumerà meno energia, sarà più sostenibile e pulita; inoltre, ad abundantiam, ci sarà qualche punto luce in più offerto dalle stesse aziende. Succede da noi, succede al Sud, succede nei Comuni Virtuosi“.
Da Racale è tutto, per ora.