Progetto illumina
Il Progetto Illumina consiste nell’aggregare diversi comuni per predisporre tutte le attività tecniche necessarie a indire un’unica gara per la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica da realizzarsi con il sistema del FTT Finanziamento Tramite Terzi.
Nasce qualche anno fa da un’idea di ENEA e della Provincia di Monza e Brianza, con il coinvolgimento del partner tecnico Infoenergia (rete di sportelli per il risparmio energetico, interamente partecipate dai comuni). Dopo parecchie vicessitudini, non ultima la scomparsa dell’ente provinciale, si è arrivati a definire adesioni e modalità di attuazione.
Entro breve i comuni aderenti (finora 12 con qualche possibile aggiunta) convenzioneranno con il Comune di Desio (capofila) la delega di funzioni, per svolgere il ruolo di stazione appaltante. Nel totale il bacino è di circa 215mila abitanti e la rete è composta da circa 25mila pali.
Si procederà con un bando per la selezione dei tecnici per censimento e valutazione degli impianti, predisposizione DAIE (ex PRIC) e progetto di riqualificazione. Per i comuni (la gran parte) che hanno ancora reti di proprietà di enel sole si provvederà alla perizia per procedere con il riscatto delle reti.
Ogni comune, con le proprie specificità, potrà inserire nel progetto gli interventi più desiderati, dalle esigenze di adeguamento e sicurezza, alle tecnologie di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento luminoso, fino alle tante potenzialità che la proprietà di una rete tecnologica come quella dell’illuminazione pubblica può offrire.
Oltre ai tecnici, vi saranno anche legali incaricati di seguire le procedure di riscatto e per la preparazione della seconda parte del progetto, ovvero la messa a gara della gestione degli impianti, della fornitura elettrica e degli interventi previsti dai progetti di riqualificazione, che consentiranno alla ESCO aggiudicatrice di realizzare le economie necessarie a ripagare gli investimenti e a trattenere il proprio margine di ricavo.
Diversi sono i punti di forza di un progetto come questo: la possibilità per i comuni più piccoli, altrimenti difficilmente immaginabile, di operare in questo settore (dal punto di vista delle risorse umane e tecniche); l’interesse economico che assume un’aggregazione di questa dimensione, limitando il rischio di gara deserta; la scelta dell’aggregazione di più comuni è inoltre in linea con quanto recentemente definito da regione lombardia in materia e sarà determinante per l’accesso a contributi importanti per la realizzazione degli interventi.
Giorgio Monti, sindaco di Mezzago (MB)