Un patto tra comune e cittadino

Un patto tra Comune e cittadino. Un vero e proprio baratto: io metto a disposizione il mio tempo per la collettività, per piccoli interventi di manutenzione e di riqualificazione di parti del territorio e tu, ente locale, mi fai lo sconto sulle imposte. È la formula del “Baratto amministrativo”, previsto da una legge statale approvata dal Parlamento nel 2014 dal titolo “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”.

Un’idea che è arrivata fino a Cesano Boscone (MI). Giovedì scorso, su proposta del gruppo consiliare Cinque Stelle e con un emendamento del Partito Democratico e della lista civica Il Futuro in Comune, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il sindaco e la giunta comunale “a individuare le più opportune modalità regolamentari e organizzative per rendere operative (…) forme di collaborazione da parte di cittadini singoli o associati e introducano forme di “Baratto amministrativo”, ovvero la possibilità di deliberare a favore dei medesimi soggetti, per periodi limitati e definiti, riduzioni o esenzioni di specifici tributi il cui presupposto impositivo sia ricollegabile alle stesse attività oggetto di collaborazione”.

Gli interventi, come precisato nella mozione che richiama la legge 164/2014, “possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere”. Cesano Boscone farà qualcosa di più. Infatti, l’obiettivo è individuare anche altri ambiti non previsti dalla normativa nazionale.

Naturalmente, “l’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

Occorrerà inoltre “effettuare una preliminare valutazione sulle più opportune misure da assumere al fine di rendere oggettivamente determinabile e quantificabile il valore economico dell’attività prestata, eventualmente anche a scomputo di tributi, nonché il suo idoneo inquadramento anche sotto il profilo assicurativo e normativo in generale”.

Potranno essere interessati anche cittadini che abbiamo debiti pregressi con il Comune, purché si trovino in situazioni “oggettivamente determinabili di disagio economico-sociale o morosità incolpevole”.