Cantiano comune virtuoso
Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Cantiano (PU) del 17 febbraio c’è l’approvazione della delibera di adesione all’associazione dei Comuni Virtuosi e del relativo statuto.
Ne abbiamo parlato con l’assessore Tonino Matteacci: “Con questo atto si porta a compimento un impegnativo percorso che già alcune settimane fa aveva raggiunto la dirittura d’arrivo con l’accettazione da parte dell’associazione medesima della candidatura di Cantiano (secondo Comune a livello provinciale ad avere al momento i requisiti necessari per l’iscrizione, Comuni che sono otto complessivamente in tutte le Marche). Un percorso fatto di progetti e realizzazioni che si sono intrecciate toccando l’ambiente e il territorio, la promozione delle tipicità e la trasparenza amministrativa, il civismo e i beni comuni”.
Matteacci riassume così alcune delle iniziative che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo: “L’impegno sul fronte delle tipicità locali, connesse con la storia dei nostri territori, come la filiera corta del Pane di Chiaserna, l’azione volta alla tutela e alla promozione ambientale nonché alla produzione delle rinnovabili, e qui cito l’impianto fotovoltaico Casa dei Tosi oltre ad altri impianti fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici pubblici, l’installazione di una Casetta dell’Acqua, sono state un insieme di componenti che hanno giocato un ruolo decisivo. Senza dimenticare un’appendice con progetti strettamente connessi al tema nuovi stili di vita che mirano alla valorizzazione e alla difesa dei beni comuni, alla legalità, al rifiuto del denaro facile e alla trasparenza etica e morale”.
In tema di Comune virtuoso Matteacci evidenzia la capillare campagna informativa, che proseguirà secondo un intenso programma, volta al raggiungimento di ambiziosi traguardi nella raccolta differenziata che proseguirà toccando in futuro i temi non solo del riciclo ma anche del baratto e del riuso. “Va anche ricordato l’importante provvedimento votato da questa amministrazione rispetto al divieto dell’uso dei disseccanti a principio attivo glifosate e la salvaguardia del territorio comunale dall’uso dei diserbanti chimici e delle sostanze tossiche negli interventi di controllo delle infestanti al di fuori delle pratiche agricole”.