L’esempio che si fa modello
Alla domanda che spesso ci fanno sull’utilità di un’associazione come la nostra, del perché cioè un comune dovrebbe seguirci entrando a far parte della rete, questo articolo (forse) può rappresentare un primo abbozzo di risposta.
Qualche tempo fa raccontammo l’esperienza pionieristica del Comune di Massarosa (LU), relativamente al progetto da poco inaugurato “Bike to work”, in pratica degli incentivi ricavati dagli introiti derivanti dalle infrazioni del codice della strada per stimolare l’uso della bicicletta nei percorsi casa lavoro.
Massarosa, che premiammo qualche anno fa come il comune più virtuoso d’Italia, si è messo in gioco rispetto a un tema, la mobilità sostenibile, dove gli enti locali italiani scontano purtroppo un notevole ritardo rispetto al resto d’Europa.
Ecco allora che, ancora una volta, l’esperimento riuscito si fa esempio utile che mette in moto quella giusta dose di curiosità ed empatia che porta all’emulazione. Noi entriamo in gioco qui. Il nostro sito, la nostra mission associativa, sta proprio in questo. Raccontare e rilanciare storie e progetti virtuosi, come quello di Massarosa (anche quando, come in questo caso, non si tratta di un comune iscritto alla rete).
Ci fa quindi un enorme piacere sapere che il comune virtuoso di Appignano (MC) è stato nei giorni scorsi in trasferta proprio nella lucchesia, per approfondire le modalità operative di un progetto ambizioso e per certi versi rivoluzionario: far rinunciare l’uso dell’auto privata ai cittadini delle nostre comunità locali, intercettando gli usi e gli stili di vita della mobilità quotidiana.
L’amministrazione di Massarosa si è prestata con intelligenza a questa operazione di condivisione dal basso. Consulenza gratuita a costo zero, esperienza che si fa modello da replicare.