Ridurre il consumo di suolo si può e si deve. Una giornata di studio a Rivalta

 

Si è svolta a Rivalta di Torino Sabato 27 febbraio una giornata di studio sulla riduzione del consumo di suolo convocata dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Mauro Marinari di “Rivalta Sostenibile” che ha messo la difesa del territorio e delle aree verdi al centro della propria attività.

E’ noto che il suolo naturale e agricolo è una risorsa preziosa e non rinnovabile, tuttavia l’Italia è il Paese europeo che ha il più alto consumo di suolo, nella misura di quasi il doppio delle altre nazioni, equivalente a circa 7 mq al secondo. Questo abnorme consumo è incentivato da una spirale perversa: i Comuni sono portati a edificare per avere introiti dagli oneri di urbanizzazione utilizzati per la spesa corrente con la quale si pagano i servizi, i cui costi aumentano a seguito dell’espansione dell’edificato. E’ un circolo vizioso che deve essere interrotto per ridurre la spesa per la collettività e soprattutto per lasciare alle prossime generazioni un territorio ancora vivibile.

Il Comune di Rivalta ha adottato una Variante strutturale del Piano Regolatore che prevede lo stralcio di circa il 50% delle aree edificabili, con una riduzione delle superfici lorde di pavimento tra il 10% e il 40%. Parallelamente, ha spostato denaro dalla spesa corrente alla spesa per investimenti, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza energetica dei propri edifici. Questa esperienza e le molte altre analoghe che si stanno diffondendo nel Paese, dimostrano che è possibile e necessario invertire la rotta, promuovere il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, delle aree industriali dismesse, la messa in sicurezza del territorio, l’efficientamento energetico degli edifici, tornare a valorizzare le aree agricole e verdi come risorsa e ricchezza di tutti.

Il convegno di Rivalta ha proposto alla discussione una serie di esperienze di riduzione del consumo di suolo e ha sostenuto la necessità di una legge nazionale. Dopo il saluto del vice presidente dell’associazione Nazionale dei Comuni virtuosi, Gianna Demasi, la relazione del sindaco Mauro Marinari e dell’assessore all’urbanistica Guido Montanari, ci sono stati numerosi interventi significativi. Giuseppe Cinà e Paolo Pileri dei Politenici di Torino e di Milano hanno affrontato il tema dal punto di vista della qualità del suolo e di altre esperienze di riduzione del consumo. Anna Marson, docente di urbanistica a Venezia e protagonista del coraggioso piano paesaggistico della Regione Toscana, ha sviluppato il tema della difesa della qualità del territorio. Massimo Tira, dell’Università di Brescia, ha discusso il piano regolatore a consumo zero di suolo da lui promosso come assessore a Desenzano sul Garda. Michele Munafò da Roma ha dimostrato la gravità del consumo di suolo in Italia a partire dai dati sempre più articolati e precisi rilevati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Federico Sandrone, in rappresentanza del Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori” ha spiegato le debolezze del Disegno di legge in discussione in Parlamento e le proposte di modifica portate avanti dal Forum. Infine gli architetti Flavia Bianchi e Claudio Malacrino hanno illustrato la variante strutturale in corso di approvazione a Rivalta. Sindaci e assessori di alcuni Comuni della Città Metropolitana di Torino hanno arricchito il dibattito con interventi e testimonianze che danno l’idea di quanto il problema sia ormai all’attenzione di molti amministratori. Anche il rinfresco, organizzato dalla Proloco di Rivalta con i prodotti enogastronomici del territorio, è stata un’ulteriore dimostrazione del ruolo dell’agricoltura come elemento di sviluppo delle risorse locali. Tema che è stato ribadito anche da Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino che tramite l’associazione “Campagna amica” organizza a Rivalta un mercatino settimanale di “prodotti a km 0”.

La sala gremita e l’interesse degli interventi sono elementi che sembrano dimostrare un cambio di mentalità sempre più diffuso intorno al problema della conservazione del suolo libero. Complice la crisi economica, le difficoltà del mercato immobiliare e le tasse sulle aree fabbricabili, i terreni liberi tornano ad essere visti come una risorsa collettiva e non come un’opportunità di speculazione da parte di proprietari e di costruttori. Amministratori e politici possono giocare un ruolo importante sia a scala locale, sia nazionale, nella preservazione delle ricchezze naturalistiche, agricole e di paesaggio dei loro territori. Rivalta ha preso questo impegno e la giornata di studio è stata un primo momento per discutere e per mettere a disposizione di tutti gli interessati gli esiti di un’esperienza in corso. Immagini, testi e riprese filmate degli interventi sono scaricabili qui.

Guido Montanari, Assessore all’urbanistica del Comune di Rivalta