L’estate calda (e l’autunno) dei comuni virtuosi

Lo abbiamo scritto e detto in questi mesi. Per l’Associazione Comuni Virtuosi questo è un anno speciale, perché sono vent’anni che proviamo a costruire ponti mettendo in contatto visioni, storie e persone intorno al tema, gigantesco, della sostenibilità. Le buone pratiche, le sperimentazioni, i tanti progetti consolidati. E noi nel mezzo a traghettare incontri, favorire uno scambio ideale e artigianale insieme. Immaginare cose che ancora non esistono. Renderle possibili e desiderabili. E poi farle.

Per questo, a partire da settembre e fino alla fine dell’anno, abbiamo messo in fila una serie di appuntamenti, iniziative ed eventi per rafforzare una volta di più il nostro essere strumento di confronto e condivisione tra enti locali e amministratori.

Si comincia idealmente con il primo settembre con due iniziative per certi versi storiche: il Premio Comuni Virtuosi, giunto alla sua diciannovesima edizione e rivolto a tutti i comuni italiani, e la Borsa di Studio per neo-laureati intitolata alla memoria del compianto sindaco di Berlingo (BS) Dario Ciapetti. Il 6 settembre, poi, spazio al terzo appuntamento del ciclo di incontri on line con le buone prassi dei comuni soci. E’ la volta, questa volta, dell’esperienza delle cooperative di comunità di Biccari (FG). I webinar si concluderanno il 19 settembre con il racconto dell’esperienza zero waste di Capannori (LU).

Dal 19 al 21 settembre prima, e dal 17 al 19 ottobre poi, ultime due tappe del nostro “Idee in viaggio – Study Visit”, alla scoperta delle esperienze virtuose di Ferla (SR) e di Malegno (BS).

Il 3 e 4 ottobre torna anche la Scuola di Altra amministrazione in presenza. Saremo ad Oriolo Romano e Capranica (VT) per un focus sulla gestione dei rifiuti e sulle comunità energetiche. Sempre le comunità energetiche, infine, saranno al centro di un’edizione speciale della scuola a Brescia, il 7 novembre prossimo, con le esperienze delle nostre città virtuose a confronto: Parma, Reggio Emilia, Bologna, Bergamo e Trento.

Franco Arminio ha scritto, nella nostra Carta dei Valori, che: “In un mondo isterico, in un mondo rotto dal chiasso continuo di parole vuote e arroganti e superficiali, noi affermiamo la forza della quiete appartata, il silenzio delle foglie e degli animali, la nostra attenzione alla vita dei semplici, all’intensità della vita ordinaria. Essere paese vuol dire svolgere una serena obiezione alla dittatura dell’economia, conservare il gusto di raccontare storie, tenere insieme l’antico e il nuovo”.

Proviamo a fare questo, da vent’anni. E per i prossimi venti.