Le città virtuose

La 36esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita premia le città virtuose della nostra rete – a dirlo è Marco Boschini, coordinatore nazionale dell’Associazione -. I dati parlano chiaro: le 5 città italiane socie della nostra rete occupano i primi posti della classifica annuale: Trento è al primo posto, Bologna al quarto, Bergamo al quinto, Parma al decimo e Reggio Emilia al ventesimo. Segno dell’ottimo lavoro portato avanti dalle rispettive amministrazioni comunali e dalle comunità come sistema territoriale“.

Ecco, di seguito, il comunicato stampa con cui l’amministrazione comunale di Trento ha commentato la vittoria, in attesa di conoscere chi saranno i vincitori del Premio Comuni Virtuosi, la cui cerimonia è prevista per sabato 20 dicembre a Cellole (CE), vincitore assoluto della precedente edizione.

Dunque per una volta la percezione soggettiva coincide con i dati frutto di monitoraggi empirici: sono 90 gli indicatori statistici utilizzati, in parte cittadini in parte provinciali, che misurano il benessere nei territori italiani. Si tratta di “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “demografia, società e salute”, “giustizia e sicurezza”, “cultura e tempo libero”.

In particolare per Trento si tratta di una conferma, visto che nei mesi scorsi erano arrivati già due riconoscimenti di peso che hanno contribuito a dare forma alla classifica di fine anno: i primi posti nell’Indice della sportività e nell’indagine Ecosistema urbano, pubblicati sul Sole 24 Ore tra settembre e ottobre scorso. Il primato di Trento rappresenta anche un ritorno: il palmarès trentino, dal 1990 al 2024, conta due ori (2007, 2013, 2025), tre medaglie d’argento (2010, 2014, 2024) e ben nove di bronzo.

Commenta così l’ottimo risultato il sindaco Franco Ianeselli, che nel pomeriggio di lunedì primo dicembre è stato invitato a ritirare il riconoscimento a Milano: “Al di là del primo posto in classifica, assolutamente lusinghiero, visto che il precedente risale a 12 anni fa, di quest’indagine sulla qualità della vita mi colpisce la capacità di Trento e del Trentino di avere performance oltre la media in moltissimi indicatori. Questo significa due cose: che, nonostante le difficoltà, il sistema territoriale tiene e che le scelte di questi ultimi anni hanno pagato. In particolare, se penso agli aspetti prettamente cittadini considerati nell’indagine, l’impegno per l’ambiente è riconosciuto dal primo posto nell’indicatore Ecosistema urbano. Anche i grandi investimenti nello sport, tuttora in corso, sono premiati dal primo posto nell’indice di sportività. Ancora, la costante attenzione all’edilizia scolastica trova un riconoscimento indiretto nell’uscita tardiva dal sistema dell’istruzione dei cittadini trentini. L’altro aspetto positivo da considerare è la soddisfazione dei cittadini, che sono consapevoli della qualità della vita del luogo in cui vivono. Poi naturalmente questa indagine evidenzia anche i margini di miglioramento: per esempio per quanto riguarda il costo delle case, l’inflazione e la qualità dell’aria. Su questi aspetti bisognerà intensificare gli sforzi insieme alla Provincia autonoma, per fare sempre più di Trento e del Trentino un luogo dove si fa innovazione e si impara dalle migliori esperienze europee”.

Stringendo l’inquadratura sulle statistiche, il Trentino è uno dei più longevi e in salute: “batte” la media italiana in più della metà dei 134 indicatori considerati dal rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat, molti dei quali inclusi tra i 90 della Qualità della vita. Anche la percezione della sicurezza è elevata: secondo l’indagine, 7 persone su 10 camminerebbero da sole al buio.

Ricchezza e consumi

Per quanto riguarda l’indicatore Ricchezza e consumi, Trento è al 17° posto. Spiccano in questa graduatoria la spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli (3° posto), l’esiguo numero di famiglie con Isee basso (4° posto), i depositi bancari delle famiglie (7° posto), il reddito medio disponibile pro capite (14° posto con 25 mila 134 euro).

Affari e lavoro

Il quinto posto nella categoria Affari e lavoro è stato raggiunto grazie al terzo posto per start-up innovative, all’alto tasso di occupazione (risultano impiegati il 76,9 per cento dei cittadini, 8° posto), alle poche imprese in fallimento (sono lo 0,76%), all’alta partecipazione alla formazione continua e al lavoro.

Giustizia e sicurezza

La città occupa il 19° posto nella classifica Giustizia e sicurezza per l’efficienza nello smaltire le cause pendenti in tribunale (14°posto), il basso numero di denunce per danneggiamenti (18° posto) e la ridotta percezione di insicurezza (15°).

Demografia e società

Trento ricopre il secondo posto nella categoria Demografia e società, un risultato ottenuto grazie all’uscita tardiva dal sistema di istruzione (1° posto della classifica), al basso tasso di mortalità evitabile (2° posto), alla bassa mortalità per tumore (4° posto), al numero di persone con almeno il diploma (4° posto) e alla speranza di vita alla nascita (5° posto). Buoni anche il quoziente di natalità (11°) e gli anni di studio degli over 25 (13°), l’indice di dipendenza degli anziani (28°) e la qualità della vita delle donne (34°).

Ambiente e servizi

Nella categoria Ambiente e servizi, Trento primeggia nella speciale classifica “Ecosistema urbano” e si posiziona nei primi posti anche per numero di sportelli bancari ogni 100 mila abitanti (2° posto), qualità della vita di anziani (3° posto), bambini (4° posto) e giovani (7° posto) e per il basso numero di abitanti a rischio di alluvione (4° posto).

Cultura e tempo libero

Due i primi posti nella categoria Cultura e tempo libero, in cui Trento guadagna 26 posti: la città registra la miglior posizione per indice di sportività e numero di organizzazioni no profit, cui seguono il numero di amministratori comunali con meno di 40 anni (5° posto), il numero medio di biglietti per spettacolo (7° posto) e la copertura della rete fissa con accesso ultraveloce a internet (9° posto).