La difesa dei nostri diritti
La Comunità accende le fiaccole della testimonianza e della consapevolezza per un’agroecologia.
Ho seguito la fiaccolata organizzata per dare maggior luce all’appello e all’impegno per un’agroecologia che abbandoni l’uso di sostanze di sintesi chimica tossiche e cancerogene.
Quelle fiaccole che hanno illuminato la notte di Canepina (VT) rappresentano il desiderio di abitanti che responsabilmente e consapevolmente vogliono affermare giustizia.
Fiaccole che parlano di libertà e esprimono la voglia di essere custodi del diritto alla salute e della salubrità di quei luoghi dove la Comunità ha vissuto, vive e vivrà.
Fiaccole che parlano di proposte, di stili di vita, di nuove consapevolezza e di responsabilità individuali e collettive e che travalicano la protesta e la trasformano in costruttiva rivoluzione.
Attivano saperi e riscoprono quelle tradizioni agricole che hanno assicurato vita e reddito rispettando alberi, suolo, montagne, donne e uomini.
Ci hanno spiegato con chiarezza che egoismi e pratiche ingiuste stanno irrimediabilmente compromettendo le tradizionali economie agricole sottraendo diritti inalienabili alle persone.
Sono tante e diffuse le luci che, seppure con espressioni diverse, ci risvegliano da quella “distrazione a volte colpevole” provocando quelle benefiche “resistenze normative locali” capaci di sfidare le multinazionali e trasformare alcune nostre città in orgogliosi luoghi di resistenza.
Ordinanze, divieti, regolamenti, messe al bando di quei dannosi e, molto spesso, inutili pesticidi sono gli strumenti che dal basso possono arginare la violenza con cui le 180.000 tonnellate annue di fitofarmaci si abbattano sulla nostra nazione e sulle nostre vite.
Abbiamo possibilità di vincere la sfida se affidiamo alla solida consapevolezza la difesa dei nostri diritti.
Saremo invincibili se avremo come alleati principali quei contadini che , riscoprendo le tradizioni agricole fondate sul rispetto dell’equilibrio biologico e sulla biodiversità, si trasformano in straordinari custodi della Terra e dei beni comuni la cui restituzione rappresenta il fondamento del patto generazionale.
Continuiamo a accendere le fiaccole della libertà e della consapevolezza per custodire il presente e assicurare il futuro.
Bengasi Battisti, presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi