Il modello Lampedusa da Obama
«Mi auguro che ci sia la possibilità di parlare con Obama del fenomeno dell’emigrazione di popolazioni che vivono la fame e la guerra, che si possa parlare dell’accoglienza e del Mediterraneo perchè Lampedusa non è solo la porta d’Europa, ma un luogo emblematico del Mediterraneo».
Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa, una delle quattro donne «simbolo dell’eccellenza italiana» che accompagneranno il premier Matteo Renzi alla Casa Bianca per la cena con il presidente degli Stati Uniti, non rinuncerà a parlare di quello che le sta a cuore: il fenomeno dell’emigrazione.
Lo anticipa in un’intervista al Giornale di Sicilia dopo avere saputo che lunedì mattina partirà per Washington. «Il presidente del Consiglio – dice – mi aveva già fatto capire nelle scorse settimane che c’era questa possibilità. Poi ho ricevuto una chiamata e sono stata invitata a seguirlo alla Casa Bianca».
Oltre a Nicolini parteciperanno all’evento la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del Cern Fabiola Giannotti e la curatrice del dipartimento di Architettura del Moma Paola Antonelli.
«È un riconoscimento all’impegno delle donne nei vari aspetti della vita – dice il sindaco di Lampedusa – È un grande regalo e avviene in un momento in cui la violenza sulle donne dilaga, un momento di grande emarginazione e difficoltà a raggiungere l’effettiva pari opportunità».
Articolo tratto da Il giornale di Sicilia.