Alla #Cop23 arrivano gli enti locali
Da alcuni anni la domenica che separa le due settimane di negoziati sul clima è il giorno scelto per il Summit delle Città e delle Regioni impegnate nel contrasto ai cambiamenti climatici.
La sessione di quest’anno è stata organizzata per la prima volta all’interno degli spazi della conferenza, con la presenza di molti sindaci, autorità e personaggi famosi, come l’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger e l’attuale governatore Jerry Brown. In totale erano presenti circa 330 amministratori locali e un migliaio di delegati.
Nel ruolo di padroni di casa il sindaco di Bonn Ashok Sridharan e Armin Laschet, ministro presidente della regione Reno Nord – Westfalia, la prima della Germania per popolazione. Ambedue militano nella CDU di Angela Merkel. Erano presenti anche Frank Bainimarama, primo ministro di Figi e presidente della COP23 e la segretaria generale di UNFCCC Patricia Espinosa. Tra gli organizzatori la Global Covenant of Mayors for Climate and Energy e ICLEI.
Il Summit ha approvato per acclamazione il Bonn-Fiji Commitment, il cui titolo completo è Gli impegni di sindaci e autorità locali per attuare l’Accordo di Parigi a ogni livello. Il documento riafferma la centralità delle città e delle autorità locali nel contrasto ai cambiamenti climatici e la necessità che gli stati considerino il ruolo delle città nelle NDC, i contributi nazionali che indicano le misure che ogni paese intende prendere per raggiungere gli obiettivi di Parigi.
Emilio D’Alessio, architetto ed esperto di sviluppo sostenibile, è stato fondatore e presidente della rete delle Agende 21 Italiane. Attualmente è portavoce del Gruppo 21, il think tank delle Agende 21, e fa parte della Commissione Mediterranea Sviluppo Sostenibile di UNEP. Segue le conferenze ONU sul Clima dalla COP13 del 2007, nella delegazione delle Autorità Locali.