Capannori fa rima con accoglienza
All’indomani del riconoscimento come Comune modello per accoglienza e integrazione dei migranti per Capannori (LU), emerso dal rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia illustrato al Ministero dell’Interno, l’ente di piazza Aldo Moro annuncia che circa quaranta richiedenti asilo ospiti di strutture del territorio parteciperanno a progetti di pubblica utilità resi realizzabili grazie ad una rete che si è venuta a creare con alcune associazioni locali. Legambiente Capannori e Piana di Lucca, Uisp (Unione italiana sport per tutti), le Misericordie di Capannori, Marlia e Santa Gemma, il Comitato di Zone e l’associazione Haching Labs hanno infatti risposto positivamente all’appello lanciato dall’amministrazione Menesini per dar vita a percorsi di inclusione dei richiedenti asilo coinvolgendoli in attività utili alla collettività che li ha accolti.
Ne sono nati 8 progetti che entro l’inizio di dicembre coinvolgeranno la quasi totalità di questi cittadini stranieri in attività di vario genere, dalla raccolta dei rifiuti abbandonati alla manutenzione del percorso della via Francigena, da attività sociali al recupero dei computer dismessi. Queste progetti saranno a costo zero per il Comune. Sarà infatti la Regione Toscana a corrispondere alle associazioni un contributo per ciascun richiedente asilo a copertura delle spese assicurative.
“Sono molto soddisfatta della risposta data dalle associazioni del territorio alla nostra richiesta di proporre progetti volti all’inclusione dei cittadini stranieri richiedenti asilo che sono ospiti sul nostro territorio – afferma l’assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi -. La loro disponibilità e collaborazione ci consente infatti di coinvolgere quasi tutti questi migranti presenti sul nostro territorio in attività di volontariato finalizzate a favorire un loro ruolo attivo e partecipe all’interno della comunità nella quale sono stati accolti e a realizzare iniziative di pubblico interesse in ambiti importanti come il sociale e la cura del territorio. Al contempo favoriamo l’integrazione di questi cittadini stranieri che sono qui perché sfuggiti da guerre e povertà, in quanto lavorando fianco a fianco con altri volontari del territorio ed entrando in maggiore relazione con la popolazione avranno l’occasione di imparare meglio la lingua italiana e di conoscere usi e costumi locali. Si tratta dell’inizio di un percorso che resta aperto alla partecipazione di altre realtà associative interessate a collaborare. Ringrazio intanto le associazioni che finora hanno aderito” .
I progetti nei quali saranno coinvolti i richiedenti asilo:
Legambiente Capannori e Piana di Lucca coinvolgerà 15 cittadini stranieri in attività di ripulitura dai rifiuti di alcune aree del territorio nell’ambito di un progetto che estende a tutto l’arco dell’anno l’iniziativa ‘Puliamo il mondo’. Saranno interessati parchi pubblici, sentieri e zone vicine a scuole e luoghi pubblici.
La Uisp coinvolgerà 13 richiedenti asilo in attività di manutenzione ordinaria della Via Francigena presente sul territorio di Capannori che prevedono, laddove necessario, anche il taglio dell’erba e il ripristino della segnaletica.
Le Misericordie di Capannori, Marlia, Santa Gemma si avvarranno della collaborazione di 6 migranti per attività di pulizia e riordino degli ambienti interni ed esterni delle proprie sedi, per il trasporto di materiali e per l’ accompagnamento degli utenti ai vari servizi di prossimità.
Il Comitato di Zone coinvolgerà 3 richiedenti asilo in attività di manutenzione della propria sede come l’imbiancatura degli interni e la sistemazione degli spazi verdi e in attività sociali.
L’associazione Hacking Labs, che ha presentato due progetti, si avvarrà della collaborazione di un richiedente asilo per attività di recupero dei computer software e hardware dismessi, mentre altri due provvederanno alla pulizia e al riordino degli ambienti interni ed esterni della scuola secondaria di primo grado ‘Nottolini’ di Lammari.