Il catasto degli alberi

San Bellino (RO) all’avanguardia sul verde urbano, gli alberi del paese sono stati tutti georeferenziati per una loro gestione più accurata.

Il 10 marzo scorso, Marco Boscaro, uno studente frequentante il corso laurea magistrale in scienze forestali e ambientali dell’università degli Studi di Padova, ha intrapreso, presso il Comune un’indagine sperimentale sul verde pubblico.

Questa indagine è consistita in un censimento generalizzato del verde urbano comunale e nella georeferenziazione degli alberi esistenti. Sono stati misurati il diametro del fusto, il diametro della chioma, l’altezza dell’albero e ne è stata ovviamente identificata la specie.

Grazie a questi dati, reperiti in maniera autonoma dallo studente, è stato possibile inserire i rilievi qualitativi e quantitativi del verde urbano in un software apposito per una migliore e più accurata gestione del verde urbano.

Grazie a questo programma il Comune è stato in grado di osservare in maniera interattiva una serie di caratteristiche estremamente importanti dal punto di vista gestionale per poter pianificare alcuni possibili interventi di manutenzione e implemento del verde. I singoli alberi sono quindi georeferenziati attraverso l’utilizzo del software open source Qgis. Sono pratiche all’avanguardia a livello assoluto, ancora di più se si pensa che vengono messe in atto in un Comune che conta solo 1118 abitanti. Infatti, studi di questa entità sono generalmente svolti in comuni molto più grandi  come Forlì e Padova.

Dal 16 febbraio 2013 è infatti entrata in vigore la legge nazionale 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” la quale prevede nuove direttive: tutti i comuni sopra i 15mila abitanti si devono dotare di un catasto degli alberi e gli amministratori del comune devono produrre un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, ecc.)

Ecco che sotto questa ottica il comune, seppur in maniera sperimentale, si è già fornito di tali dati ed è risultato estremamente innovativo e aperto alle nuove tecnologie informatiche.

Fonte: Rovigo Oggi