Cavareno
“Deus Dominus Cavavius”
Non sono molto antiche le testimonianze storiche relative a Cavareno. Il primo documento nel quale si nomina il paese è del 1200. Ridotte sono testimonianze archeologiche più antiche.
Una origine suggestiva del nome “Cavareno” fa riferimento ad un’ara di calcare rosso delle dimensioni di cm. 34 x cm. 29 murata all’interno della chiesa parrocchiale di Romeno, presso la piccola porta laterale di sinistra. Non si conosce con precisione la località di rinvenimento, né l’anno in cui esso avvenne.
L’iscrizione, descritta per la prima volta dal Roschmann nel 1756, è la seguente: D D Cavav C C p l l m e così viene per lo più interpretata:
D(eo) D (omi) n (o) Cavav/io C(aius) C( ex / vo( to) p( osuit) l (aetus) l (ibens) m(erito).
Molte sono state le interpretazioni del testo. Lo storico di Fondo Vigilio Inama preferì la lettura D(eo) D(omi)n(o) Cavavio. Si tratterebbe di un dio barbarico, una divinità retica o gallica. Per altri autori il termine Cavav indicherebbe il nome della famiglia committente.
L’assonanza tra Cavav e il nome del paese di Cavareno ha indotto alcuni autori a ritenere che Cavareno sia paese antico, preromano, dedicato ad una divinità o abitato da una gente “Cavarina” che nominò il villaggio di origine. Non esistono prove a conferma, ma ai Cavarenesi queste ipotesi non sono dispiaciute e, nel 1928, al momento di creare lo stemma comunale, si pensò di utilizzare un’ara romana.
Cavareno, in nones detto “Ciavaren”, è un comune di circa 1.048 abitanti e si trova intorno a 1000 m di altitudine, sul terrazzo dell’Alta Anaunia (o alta Val di Non) in provincia di Trento. I suoi abitanti sono chiamati “cavarenesi” e localmente detti i “sorsi”. Il paese è immerso in un’incantevole cornice di boschi e suddiviso in antichi sobborghi: Sovic, Splazuela, Bus e Ruch; è dotato di notevoli attrezzature commerciali, ricettive, turistiche e sportive. Al suo interno vi è la chiesa di S.Maria Maddalena, un’opera del tardo ‘800 e una piccola chiesetta dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano che conserva un ciclo di affreschi del 1400, recentemente restaurati.
Nel secondo dopoguerra, si sono aggiunti i quartieri residenziali e turistici di Ausiel e dei Larseti.
I primi documenti che parlano di Cavareno risalgono al 1200 ma, la desinenza del nome in “eno” potrebbe indicare un’origine romana. Come i comuni limitrofi è rimasto sotto il dominio del Principato Vescovile attraversando l’epoca delle carte di Regola fino all’annessione all’Impero Austroungarico e, dopo la prima guerra mondiale, all’Italia.Notevoli alcune antiche costruzioni con affreschi, bifore, sporti, porticati e cortili interni, realizzati secondo la più tradizionale architettura rurale nonesa e trentina. La chiesa parrocchiale di S. Maddalena, costruita tra il 1869 ed il 1873, conserva nel suo interno alcune opere della giovinezza e maturità dell’artista di Romeno Giambattista Lampi, fra cui la pala con la Santa e la Via Crucis.
Nella parte opposta della piazza, troneggia il campanile della vecchia chiesa (XVI sec.) Il meccanismo dell’ orologio, realizzato da Simone Battocletti nel 1890, è uno splendido manufatto metallico tuttora funzionante. La chiesetta dei Santi Fabiano e Sebastiano del IX – XVI sec. vanta delle preziose decorazioni pittoriche risalenti al XIII sec., degli affreschi realizzati intorno alla fine del Quattrocento ed un dorato trittico gotico. Il Castel de Campi risalente al sedicesimo secolo, di stile clesiano è strutturato su tre piani, arricchito da bifore sulle facciate laterali. Sul lato principale, sito a est, si possono ammirare: lo splendido portale sovrastato dallo stemma scolpito in pietra della nobile famiglia de Zinis, il grande affresco al centro della facciata raffigurante lo stemma della nobile famiglia de Campi. Al contempo suggestiva e spettacolare è la ormai famosa festa della “Charta della Regola”, rievocazione in costumi storici degli ordinamenti medievali della comunità cavarenese, che in genere si tiene la prima domenica d’agosto.
In quest’occasione Cavareno si trasforma in borgo medioevale, i lavori artigianali e agricoli prendono possesso di angoli pittoreschi, di “corti”, vicoli e aie e l’intera popolazione diventa attrice della sua storia. Il visitatore fatica a non pensare di essere stato risucchiato dalla macchina del tempo e spedito in un’altra epoca. Anche le cerimonie religiose riscoprono il passato e la Santa Messa della domenica riscopre i canti Gregoriani e, mentre le campane suonano come un tempo, la processione del voto, anch’essa in costume, pervade ogni animo con le sue profonde suggestioni.
Indirizzo
Via dei Campi, 1
Provincia
TN
CAP
38011
Referente
Gilberto Zani, sindaco
Telefono
0463850106
Sito web
http://www.comune.cavareno.tn.it