Democrazia energetica
La ripubblicizzazione del settore dei servizi è una cosa seria.
Già nel marzo 2017 uno studio di Energie Cities (“LA RÉAPPROPRIATION LOCALE DE L’ÉNERGIE EN EUROPE : UNE ÉTUDE EXPLORATOIRE”) elencava motivazioni e pratiche di un’enorme inversione di tendenza che prende differenti forme (1. La remunicipalisation 2. La décentralisation politique 3. Les projets citoyens 4. La gouvernance participative) http://bit.ly/2Nya2pS.
Nel giugno 2017 veniva pubblicato “Reclaiming public services: How cities and citizens are turning back privatisation” di cui esiste una sintesi in italiano: “Come mai in tutto il mondo, Comuni e singoli cittadini si mobilitano per riconquistare il controllo dei servizi di base, chiedendo che siano tolti dalle mani delle società private e riaffidati al pubblico? Le ragioni per portare avanti queste iniziative di rimunicipalizzazione sono molteplici: la volontà di porre fine agli abusi o alle violazioni dei diritti sindacali perpetrati nel settore privato, il desiderio di riprendere il controllo sull’economia e delle risorse locali; l’auspicio di offrire ai cittadini servizi a prezzi accessibili; la volontà di porre in essere strategie per la tutela dell’ambiente e mettere in atto una vera transizione verso fonti rinnovabili.” http://bit.ly/2PLMIGs.
Solo restando al settore energetico, dopo al caso della Scozia in cui si sta passando dagli annunci http://bit.ly/2PMbC8M alla operatività http://bit.ly/2Nukpuw.
Si è aggiunta qualche settimana fa l’esperienza della città metropolitana di Barcellona che ha costituito una società con il compito di operare sul mercato energetico le parole d’ordine anche in questo caso sono equità, efficienza e sostenibilità.”Barcelona Energia, l’operador elèctric metropolità, comença a operar avui, 1 de juliol, amb la intenció de tenir un paper actiu en el mercat energètic per fer-lo més just, eficient i sostenible. La companyia inicia avui l’activitat per satisfer les necessitats d’electricitat de l’Ajuntament i la resta d’empreses municipals, així com de l’enllumenat públic, i a partir del gener del 2019, s’obrirà a tota la ciutadania. S’estima que el seu ús permetrà un estalvi anual de prop de 710.000 euros.”
Nessuno può dire se questo movimento riuscirà a ottenere i propri obiettivi, ma non vi è dubbio che sia nato per un fatto molto semplice: introdurre meccanismi di mercato in settori caratterizzati da forte regolazione e monopoli naturali è stata un’operazione molto forzata e che in questi anni (ormai più di venti) non ha sempre portato i risultati che si era prefissata e ha generato distorsioni ormai non più sopportabili questi sono ovviamente temi a cui inevitabilmente ciascuno con la propria ideologia, ma rimuovere i fatti e i dati è un cattivo servizio fatto al bene comune, alla democrazia e un pochino anche alla propria ideologia.
Di Gianluca Ruggieri – E’ Nostra