Diritto di prelazione

Stava per essere venduto per soli 10mila euro un fondo di proprietà privata nel quale si trova un insediamento antichissimo, un villaggio neolitico risalente al VI-V millennio avanti Cristo, ma il Comune di Modugno (BA), ha esercitato il diritto di prelazione previsto dal Codice dei beni culturali e ne è divenuto proprietario. E’ avvenuto per iniziativa dell’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Magrone, per il quale “è certamente interesse della collettività che il villaggio neolitico entri a far parte del patrimonio pubblico perché solo dal pubblico possono giungere garanzie sull’integrità del bene, sulla sua valorizzazione, sulla sua futura fruibilità pubblica e su una destinazione coerente con la sua caratterizzazione culturale”.

L’esistenza del sito archeologico fu scoperta all’inizio degli anni Novanta: scavi archeologici diretti dalla Soprintendenza  e condotti per una decina di anni fecero emergere un villaggio neolitico ‘in discreto stato di conservazionè con documentazione funeraria, tre capanne e tre sepolture del neolitico antico e del neolitico medio.

L’area fu sottoposta nel 1995 a vincolo di tutela diretta con un decreto del ministro dei Beni culturali nel quale si riconosce il particolare interesse archeologico del sito rilevando che il suo ritrovamento, insieme ai numerosi reperti portati alla luce, “fa supporre di essere di fronte ad uno dei più complessi e fortunatamente meglio conservati insediamenti del Neolitico Antico peninsulare, da datare tra la fine del VI ed il V millennio“.

L’insediamento si trova in un fondo che è sempre stato di proprietà privata ed è sempre passato di mano senza che venisse esercitato il diritto di prelazione previsto per lo Stato o gli enti locali. In questi giorni, il fondo era, ancora una volta, in fase di cessione con un atto di compravendita stipulato tra due srl, al prezzo di 10mila euro già corrisposto dall’acquirente. Dopo la proposta di prelazione, il consiglio comunale di Modugno ha approvato all’unanimità la decisione di acquisire al patrimonio del Comune il bene. Per il completo recupero dell’insediamento neolitico saranno utilizzati fondi pubblici, annuncia l’assessore comunale al patrimonio culturale, William Formicola.

Fonte: La Repubblica