Il Bosco della Memoria
Il prossimo 18 marzo il momento principale delle commemorazioni istituzionali organizzate nell’ambito della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del coronavirus 2023 sarà l’inaugurazione del Bosco della Memoria, il monumento vivo – progettato dall’architetto Paola Cavallini dello Studio di architettura A+C di Parma e dall’agronomo Roberto Reggiani, direttore dell’Azienda Sperimentale Stuard di Parma – che il Comune di Bergamo e l’Associazione Comuni Virtuosi hanno realizzato attraverso un progetto triennale all’interno del parco Martin Lutero alla Trucca, adiacente all’ospedale “Papa Giovanni Paolo II”, simbolo della lotta al covid19.
Complessivamente vengono piantati circa 800 tra alberi e arbusti: 130 alberi da frutta, 70 da bosco, 90 piccoli alberi, oltre 600 arbusti. Il Comune di Bergamo ha anche messo a dimora 8000 bulbi di narcisi nelle scorse settimane. Il Bosco è fatto ad isole, cerchi alberati uniti tra loro da camminamenti interni con punti di sosta con sedute e illuminazione. Ogni isola vanta un totem esplicativo che racconta lo spirito del progetto del Bosco e, al centro del memoriale, trova spazio l’arena intorno alla quale sono incisi tutti i nomi di coloro che hanno permesso – attraverso le proprie donazioni – di poter realizzare il Bosco delle Memoria: si tratta di oltre 400 tra persone e associazioni, coinvolte a inizio 2021 nella fase di crowdfunding realizzata in collaborazione con Produzioni dal Basso attraverso il proprio portale web.
“L’idea di fondo – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – è che, da subito, l’opera non venga percepita come un luogo statico o semplicemente un memoriale. È stato pensato, invece, come un monumento che respira, che vive, e che vuole favorire la possibilità di incontro, ricordo e memoria coniugate allo stare insieme come comunità. Il progetto, nel corso dei mesi, si è caricato di un’altra responsabilità importante, fare in modo cioè che anche tra 20-30 anni le persone che passeranno dal Bosco possano avere contezza di quanto accaduto nei primi mesi del 2020 nella bergamasca. Per questo si è aggiunta una funzione “museale”, esplicativa e narrativa di quanto accaduto a Bergamo in quei drammatici mesi.”
Il progetto è stato realizzato in tre lotti di intervento e ha scandito le prime Giornate Nazionali in memoria delle vittime: nel 2021 alla presenza dell’allora premier Mario Draghi furono piantumati i primi alberi, nel 2022 fu il Presidente della Camera Roberto Fico a svelare il grande monumento “Indistinti confini”, scolpito dal maestro Penone e donato dalla Fondazione Sacchetti al Comune di Bergamo. Il prossimo 18 marzo il progetto arriva a compimento: avrà tutto il tempo di crescere di svilupparsi, ma i vialetti, le sedute, i totem, le giovani piante, i fiori, le luci sono già tutte pronte al parco della Trucca e saranno aperte al pubblico per la prima volta sabato prossimo, subito dopo l’inaugurazione alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Il primo “Bosco del tempo” – racconta Marco Boschini, una delle anime dell’Associazione Comuni Virtuosi – è stato inaugurato il 7 aprile 2019 a Colorno (PR): oggi ci sono boschi del tempo a Crema (CR), Parma, Novellara (RE) e altri ne sorgeranno nei prossimi anni in giro per l’Italia nei comuni della rete. L’elemento caratterizzante del progetto del “Bosco del tempo” è il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il bosco non è “solo” il piantare alberi, facendo un favore alla qualità dell’aria, ma anche piantare semi di comunità, favorendo l’aggregazione spontanea di persone e stimolando il dialogo e la contaminazione reciproca.”
“Ci sono tante buone ragioni per piantare alberi – commenta Marzia Marchesi, Assessora al verde pubblico del Comune di Bergamo -. Riducono l’effetto serra, mantengono il suolo coeso, rendono più bello e accogliente il territorio, fanno bene alla salute psicofisica e aumentano la biodiversità. Gli alberi sono la memoria storica di una comunità. Il parco della Trucca è già un luogo di comunità, un parco multifunzionale che si anima ogni giorno di tante persone che lì incrociano parte delle proprie attività all’aperto. Ci è quindi sembrato il luogo adatto per inserire un progetto che coniuga la memoria e il raccoglimento nei confronti delle tante donne e uomini che abbiamo perso nel pieno della pandemia alla vita che nasce e cresce con il crescere degli alberi che sono stati piantati.”
Le commemorazioni istituzionali del 18 marzo
La cerimonia di commemorazione delle vittime del covid di Bergamo avrà luogo sabato 18 marzo, a partire dalle 10.30 al Cimitero Monumentale, dalle 11.30 al Bosco della Memoria. Sarà presente il Ministro della Difesa Guido Crosetto: il Comune di Bergamo ha scelto di invitarlo per sottolineare l’aiuto concreto che l’Esercito Italiano ha prestato alla città di Bergamo in occasione dell’emergenza covid19, quando mezzi e uomini furono messi a disposizione per venire incontro ai servizi cimiteriali e alle famiglie dei defunti nel tentativo di facilitare le operazioni di cremazione e trasporto dei tanti bergamaschi vittime del virus.
La partecipazione agli eventi istituzionali del mattino del 18 marzo sarà possibile solo su invito: è prevista partecipazione significativa – sono invitati, tra gli altri, anche gli oltre 400 donatori che hanno risposto all’operazione di crowdfunding che ha preceduto la realizzazione del Bosco della Memoria.
L’inaugurazione del Bosco della Memoria è aperta alla partecipazione di stampa e TV: le testate giornalistiche possono inoltrare richieste di accredito, complete di data e luogo di nascita dei giornalisti/operatori per cui si chiede l’ingresso, entro le ore 12 di mercoledì 15 marzo all’indirizzo francesco.alleva@comune.bergamo.it.
Sabato 18 marzo
CELEBRAZIONI ISTITUZIONALI IN OCCASIONE DELLA
GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’EPIDEMIA DI CORONAVIRUS
A cura del Cerimoniale del Sindaco
Ingresso solo su invito
Ore 10.30
Cimitero Monumentale di Bergamo, piazzale del Cimitero 21
Lettura della preghiera di Ernesto Olivero fondatore del Sermig
Cerimonia di deposizione di una corona di fiori alla lapide dedicata alla Vittime covid-19
Alla presenza del Ministro della Difesa
Lungo il viale interno del Cimitero
PRIMAVERA. Mostra fotografica
Esposizione di alcuni scorci della città che il fotografo Lorenzo Zelaschi ha scattato durante il lockdown, in contrapposizione ad un’inedita documentazione fotografica, conservata negli archivi dell’Amministrazione comunale, che il personale del Cimitero Monumentale ha realizzato a testimonianza di quei giorni dolorosi del 2020.
Ore 11.30
Parco Martin Lutero alla Trucca, Via Martin Luther King 100
INAUGURAZIONE DEL BOSCO DELLA MEMORIA
“L’esplosione lentissima di un seme, come Bruno Munari definiva l’albero, per ricordare le vittime di qualcosa che ci è esploso improvvisamente tra le mani, lasciandoci addosso segni permanenti”.
Un luogo di memoria e di speranza realizzato dal Comune di Bergamo adottando il progetto pensato dall’Associazione Comuni Virtuosi.
Saluti e interventi istituzionali.
Intervento musicale a cura di Paolo Fresu.
Visita del Bosco della Memoria e dell’opera artistica “Indistinti Confini” del Maestro Giuseppe Penone, donata nel 2022 alla Città dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti onlus
Alla presenza del Ministro della Difesa
Ore 15.30
Cimitero Monumentale di Bergamo, piazzale del Cimitero 21
PREGHIERA INTERRELIGIOSA E INTERCONFESSIONALE ALLA PRESENZA DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITÀ RELIGIOSE DELLA CITTÀ.
A cura del Comune di Bergamo in collaborazione con la Curia Vescovile di Bergamo