Il municipio ritrovato
Una giornata importante per la comunità virtuosa di Anghiari (AR). Dopo il terremoto del 2001, torna a vivere Palazzo Pretorio, sede storica del municipio. Ecco la cronaca dell’inaugurazione nell’articolo di Valtiberinainforma.it.
Con un bellissimo gioco di luci sulla sua facciata riportata a nuovo e sulle note della Filarmonica di Anghiari è stato riaperto il Palazzo Pretorio di Anghiari (AR), dopo anni di lavori per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dell’edificio gravemente danneggiato dal terremoto del 2001.
Tanti cittadini hanno preso parte alla festa rientrando, dopo molto tempo, all’interno della sede storica del Comune di Anghiari. Il Palazzo, costruito nel XIV secolo, è stato residenza dei podestà e dei vicari della Repubblica Fiorentina fino al 1386 e, successivamente, sede del Tribunale, per questo al pian terreno si trovano le prigioni e il bellissimo affresco raffigurante la Giustizia, oggi riportato allo splendore originario.
“Sono stati tanti anni di lavori – ha detto il Sindaco La Ferla poco prima il taglio del nastro – ma oggi con soddisfazione restituiamo agli anghiaresi la “casa di tutti”, rinnovata, sicura, particolarmente bella e, nel giro di qualche giorno, anche attiva!”.
Il Palazzo ha riaperto volutamente vuoto, per consentire a tutti di ammirarne la bellezza e la finezza del restauro, a cui ha – ha sottolineato il Sindaco durante l’inaugurazione – ha preso parte anche lo storico Liceo Artistico di Anghiari, dando una forte mano nella ristrutturazione dei pavimenti. A colpire tutti, soprattutto, la rinnovata Sala Consiliare, con una bellissima riproduzione in legno del Giglio.
Gli importanti ritrovamenti archeologici hanno sicuramente rallentato i lavori, ma hanno anche riportato alla luce tesori preziosi di epoca addirittura romana. “Sotto le strutture medievali presistenti al Palazzo – ci ha detto l’Archeologo della Cooperativa Archeologia Paolo Lelli, direttore dei lavori e collaboratore della Soprintendenza Archeologia della Toscana – è emersa una struttura romana legata alla produzione del vino, connessa probabilmente a una villa rustica, che denota le origini romane di tutta Anghiari“.