Il pretesto
“Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico“. A dirlo non è qualche pericoloso sovversivo ambientalista, o qualche esponente del comitato del SI’.
Questo principio sacrosanto è sancito nella nostra Carta Costituzionale, all’articolo 48. Anche per questo, essendo un’associazione di comuni (e quindi un’istituzione), ci siamo posti fin dall’inizio di questa entusiasmante maratona informativa, dalla parte giusta della staccionata democratica: la parte di chi vota.
Di qui è partita la nostra scelta di esporci, come comitato direttivo dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, il passo per il SI’ è stato poi conseguente e del tutto naturale.
Perché vogliamo che il nostro Paese esca dalle sabbie mobili di uno sviluppo quello sì sovversivo, perché ancorato anima e corpo ad un passato che sta inficiando il nostro futuro, il futuro di tutti: quello delle fonti fossili, ma anche del cemento, degli inceneritori, delle cosiddette grandi opere, dei piani regolatori che avallano le assurde cattedrali del consumo h24.
Ci accusano di caricare di troppe aspettative il referendum di domenica 17 aprile, di usarlo come un pretesto per parlare d’altro. Lo ammetto candidamente: per noi è stato proprio così. Perché diciamocela tutta, in questo strampalato Paese di ambiente, sostenibilità, investimenti e occupazione verde non si parla quasi mai, e quando lo si fa è quasi sempre per una questione ideologica o denigratoria.
Noi abbiamo cercato, in queste settimane (in questi dieci anni), di raccontarvi tutta un’altra storia. Fatta di soluzioni concrete e non di ricette. Di opzioni possibili e in corso di sperimentazione. Di ricerca e approfondimento, mentre molti parlano per slogan, battute, accuse…
Il nostro impegno continuerà anche dopo. Domenica non finisce certo il mondo, semplicemente possiamo aiutarlo a cambiare pelle, e direzione.
Abbiamo due strumenti per esercitare il nostro dovere civico di cittadini liberi: documento d’identità e certificato elettorale. Mettiamoli sul comodino, e carichiamo la sveglia presto, domenica.
Marco Boschini, coordinatore Associazione Comuni Virtuosi