Il riscatto del somaro
Porta risparmio, riporta biodiversità e fa sentire utile chi è ai margini: a Melpignano (LE) arriva il primo asino tosaerba di Puglia, impiegato nella manutenzione del verde pubblico e in progetti di welfare innovativo.
Un binomio che si è tradotto in un progetto dal titolo eloquente: “Il riscatto del somaro”. Da tre giorni Geo, un esemplare di Martina Franca, razza autoctona in via di estinzione, ha iniziato ad esercitarsi nel ripulire i bordi del tratturo di Pineta Longa, tra gli orti sociali. Poi, verrà portato anche nel centro abitato, per sfalciare le aiuole.
Chi era scettico sembra destinato a doversi ricredere: l’animale promette bene perché mangia a dovere. Non solo, ha costi pressoché pari allo zero e, al contempo, produrrà un’economia di spesa che gli uffici del comune hanno stimato in circa 3mila euro l’anno.
La gestione sperimentale e sostenibile delle aree verdi, urbane e naturali, durerà fino ad ottobre. Poi si provvederà a renderla ordinaria amministrazione, incrementando la stalla con altri due asini. “In tempi di risorse scarse gli enti hanno il dovere di reinventarsi. Da qui – spiega Valentina Avantaggiato, vicesindaco – l’esigenza di formulare i servizi in nuove forme che ripartono dalla naturalità delle cose e l’idea di reintrodurre, in chiave moderna, una pratica antica”.
Un esperimento che a Melpignano ha anche un altro, importante, risvolto: “Ad occuparsi dell’asino – rimarca Eleonora Gaetani, assessore con delega al welfare – sono gli utenti dei servizi sociali del comune, perché la cura dell’ambiente possa sposarsi con l’integrazione sociale”.