La carica dei mille

Gli enti di servizio civile iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province autonome possono presentare progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’Estero per complessivi 1000 volontari, come da Protocollo d’Intesa 6 aprile 2016 tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ed il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, e l’Accordo di programma firmato dai predetti Ministeri ed il Dipartimento della Gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’intesa prevede che i mille giovani possano lavorare in progetti di agricoltura sociale con attività come:

– Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole;

– Formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti a bassa contrattualità, finalizzate anche all’inserimento lavorativo;

– Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani);

– Offerta di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza).

In Italia sono oltre mille le esperienze di agricoltura sociale con oltre 390 cooperative sociali che danno lavoro a 4 mila occupati e sviluppano più di 200 milioni di euro di fatturato.

Il finanziamento di 500 volontari sarà con fondi a carico del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, mentre per gli altri 500 con fondi comunitari per la realizzazione del Programma europeo “Garanzia giovani”.

I progetti dovranno essere presentarsi entro le ore 14:00 del 31 ottobre 2016 e redatti esclusivamente per il settore Assistenza e per il settore Educazione e promozione culturale e nell’ambito delle relative aree d’intervento così come indicate nell’Avviso.

Gli enti già accreditati possono richiedere l’accreditamento di nuove sedi di attuazione progetto al quale il Dipartimento darà priorità, purché connesse alla realizzazione dei progetti previsti dall’Avviso.

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