La casa della salute
Dieci: con quella di Anghiari (AR) inaugurata stamani, sono dieci le Case della salute adesso operative nella nostra provincia e altre sono in fase di avanzata realizzazione o progettazione. La Asl di Arezzo ancora una volta sugli scudi, con un primato sia in Toscana che in Italia. “Un modello – ha detto Enrico Desideri – che sarà adottato e garantito presto anche in un ambito più grande, per assicurare a tutti i 900.000 abitanti delle province di Arezzo, Siena e Grosseto, gli stessi servizi e gli stessi diritti”.
Al taglio del nastro c’erano dirigenti della asl e amministratori della vallata, ad iniziare dal Presidente della conferenza dei sindaci Daniela Frullani ed ovviamente il sindaco di Anghiari Riccardo La Ferla: “Un traguardo importante – ha sottolineato – che tutti noi abbiamo sostenuto contribuendo alla realizzazione anche economicamente. La lungimiranza va agevolata. La Casa della Salute di Anghiari-Monterchi fornirà i necessari servizi sanitari e la tranquillità di cui la nostra cittadinanza ha bisogno. Sono ormai quasi cinque anni che sono sindaco di questa cittadina – ha concluso La Ferla – e da sempre le politiche sociali sono state al centro delle politiche comunali”.
Gli ha fatto eco il Commissario Desideri, per il quale “nella Casa della Salute possono trovare una risposta multiprofessionale e interdisciplinare tutti i cittadini che sono portatori di malattie croniche o presentano diversi gradi di disabilità. E la risposta sarà di 24 ore su 24, per gli abitanti dei comuni coinvolti”.
Palazzo storico, posizione strategica. La Casa della salute di Anghiari-Monterchi è stata realizzata nella storica sede dell’ex Convento della Santissima Croce ad Anghiari.
E’ la seconda della Valtiberina in ordine di tempo dopo quella di Pieve-Caprese. I locali sono stati adeguati alle esigenze di natura sanitaria-assistenziale per un progetto che da tempo vede impegnate Asl8 e Amministrazione comunale di Anghiari nel definire risorse e soprattutto organizzazione, con la partecipazione diretta dei professionisti che vi andranno ad operare.
Un lavoro comune che ha messo in sinergia esigenze di natura sociale e sanitaria, organizzando in una unica sede sia la Casa della Salute che una risposta sociale con Rsa, centro diurno e assistenza sociale.
Notevoli sono i risultati che si stanno ottenendo con le Case della Salute sul piano qualitativo dell’assistenza, soprattutto per la cura delle malattie croniche per le quali si riduce fortemente il ricorso alle ospedalizzazioni, intercettando i pazienti prima della acutizzazione delle patologie.
Cantiere attento alla sostenibilità di un ambiente di pregio, ma delicato. I lavori di riqualificazione della struttura hanno determinato la ridistribuzione di alcune funzioni già presenti nell’ambito del complesso architettonico sia l’individuazione al piano terra, degli spazi della Casa della Salute (studi medici di medicina generale con la presenza di collaboratori di studio, ambulatori specialistici, Servizi Infermieristici, spazio consultoriale per gli screening oncologici, Sala C.U.P., Ufficio anagrafe assistiti, sale di attesa, ambienti per il personale di servizio). Contestuale è stato l’adeguamento di tutta la parte impiantistica e del sistema antincendio.
Il fabbricato è d’interesse storico e architettonico e pertanto tutelato dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali: l’intera proposta d’intervento è stata definita seguendo il criterio della minima invasività e massima reversibilità, con un attento lavoro di ricerca e di soluzioni innovative individuate sotto l’attenta guida dell’ingegner Fabio Canè della Asl8.
Le principali funzioni a servizio della cittadinanza, sono relative ad ambulatori e servizi connessi, alla Residenza Sanitaria Assistita ed al Centro Diurno.
Al piano terra sono stati realizzati quattro studi per i medici di medicina generale, (con zone per i collaboratori di studio, tre ampie sale d’attesa e servizi igienici), tre studi medici specialistici sia per il settore materno-infantile (pediatra di famiglia, ostetricia), sia per le patologie croniche: cardiologico, neurologo, diabetologo, geriatra. Nello stesso ambito sono inoltre presenti un ambulatorio oculistico e uno dermatologico. Gli ambulatori specialistici sono dotati di sale d’attesa a cui si potrà accedere anche dal cortile interno.”
Al primo piano resterà la Residenza Sanitaria Assistita dotata di 21 posti letto e di centro fisioterapico, oltre ad una saletta per le visite mediche. Inoltre troverà a questo stesso piano la nuova collocazione il Centro Diurno (8 posti) in posizione ideale per l’accesso dall’ampia area esterna ombreggiata, particolarmente adatta a ricevere gli ospiti giornalieri, soprattutto durante il periodo estivo. Prima il Centro Diurno era infatti collocato al piano terra . Il Centro utilizzerà il locale mensa della RSA.
Tutti gli ambienti sono stati dotati di moderne tecnologie informatiche e sono accessibili anche a soggetti con impedite o ridotte capacità motorie.
Funzionale, ma anche bello da vedere. Particolare architettonico di pregio, al piano terra sarà utilizzata l’area della ex-fisioterapia risalente al 1800, caratterizzata da colonne e archi in cotto, in cui saranno collocati gli ambulatori per i medici di medicina generale in corrispondenza delle diverse campate.
Inoltre l’ampia, prestigiosa e multifunzionale Sala Rossa continuerà a costituire un luogo a disposizione per la cittadinanza in occasione di eventi e convegni.
La progettazione e la direzione dei lavori sono state affidate dal Comune di Anghiari all’architetto Riccardo Butteri e all’ingegner Marco Biagioli. I lavori per un costo complessivo di 380.000 euro con fondi stanziati dal Comune e dalla Usl8 di Arezzo, sono stati aggiudicati mediante gara pubblica (hanno partecipato 20 aziende da tutta Italia) alla ditta Electra di Citerna e Pecorelli di Sansepolcro.