La fontana di Acquafredda

Spesso i numeri hanno la nomea di essere “freddi”, finalizzati ad un mero risultato aritmetico. Un esempio: la “casetta dell’acqua” di Acquafredda (BS), una tra le prime in provincia, ha erogato nella stagione 2015 121.830 litri d’acqua provenienti dalla rete acquedottistica.

Una quantità stabilizzata dopo che sono stati attivati negli anni successivi i punti acqua a Carpenedolo-Isorella-Remedello-Isorella-Casalmoro-Castelgoffredo. Se sul fronte “spesa” il costo sarebbe di 122 euro l’anno per l’acqua, cui andranno aggiunti l’energia elettrica, il raffreddamento e le bombole per il frizzantino, che sono in capo all’A2A e poi ripartite sulle tariffe, i benefici di carattere finanziario-economico-ambientale sono ampiamente positivi.

Ipotizzando che i 121.830 litri si siano riversati in bottiglie da 1,5 lt, il risparmio generale per il mancato acquisto di 81.220 bottiglie di plastica è di circa 20 mila euro (altro conto farlo per bottiglie da 1 lt in vetro) l’anno. Ma c’è di più: non essendo a “chilometro zero” le bottiglie (81.220 se da 1,5 lt o 121.830 se da 1 lt.) risparmiate hanno procurato minore impiego di trasporti.

Più in dettaglio analizziamo gli altri benefici annuali della “casetta dell’acqua” di Acquafredda per non aver originato le 81 mila bottiglie di plastica, ricordando che per fabbricare 1 bottiglia in plastica servono 7 litri d’acqua, 162 grammi di greggio, che in atmosfera vanno 100 grammi di Co2 e che per smaltirle si spendono 0,08 euro l’una.

Eccoli: risparmi all’ambiente di oltre 568 mila litri di acqua e oltre 13 tonnellate di greggio; impedita l’emissione di gas serra per oltre 8 tonn. e risparmiati oltre 6 mila euro per mancato smaltimento.