La musica come attività rieducativa
E’ stato siglato ieri al Ridotto il protocollo d’intesa del Teatro Regio di Parma con gli Istituti penitenziari di Parma.
Alla conferenza stampa hanno preso parte Federico Pizzarotti, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma e Sindaco di Parma, Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, Anna Maria Meo, Direttore generale Teatro Regio di Parma, Carlo Berdini, Direttore degli Istituti penitenziari di Parma, Domenico Gimmelli, Comandante della Polizia Penitenziaria, Laura Maria Ferraris, Assessore alla cultura del Comune di Parma.
Riconoscendo l’attività culturale e musicale come occasione di crescita personale e professionale, il protocollo siglato darà avvio alla elaborazione di progetti e attività rieducative e formative che possano concorrere al reinserimento sociale e professionale dei detenuti coinvolti in percorsi di approfondimento, laboratori creativi, seminari e attività didattiche legati ai mestieri del Teatro e al mondo dell’Opera.
“Considero positiva e molto importante questa nuova collaborazione con gli istituti penitenziari – dichiara Federico Pizzarotti -. La musica, il teatro, la cultura devono essere per noi elementi di apertura e mai di chiusura, strumenti di condivisione e non di esclusione. Mi auguro che da oggi, attraverso questo protocollo, vi potranno essere proficue attività formative e di sviluppo dei rapporti sociali. Il nostro compito, in quanto istituzioni, per ogni cosa che facciamo rimane sempre lo stesso: contribuire al miglioramento della società e dell’integrazione e la cultura è forse l’elemento più efficace per l’ottenimento di questo obiettivo”.
“Ringrazio i protagonisti di questa iniziativa – dichiara Cosimo Maria Ferri – che dimostrano così di credere nell’attività rieducativa della detenzione, che può trovare nella cultura e nella musica uno strumento privilegiato per l’attuazione di quegli obiettivi che la nostra Costituzione ci invita a perseguire. È grazie a progetti di questo tipo che la permanenza in carcere assume l’utilità che il legislatore auspica e che si trasforma in riscatto per chi ha sbagliato e, attraverso una dimostrata riduzione della recidiva, in sicurezza per la società tutta”.
“Ringrazio il Sottosegretario del ministero alla Giustizia e il Direttore degli Istituti penitenziari di Parma – dichiara Anna Maria Meo – con i quali il Teatro Regio stringe questa intesa per la promozione e la divulgazione della cultura musicale. Il Teatro ha consolidato in questi mesi la propria rete di relazioni con istituzioni musicali e culturali. Oggi, rivendicando il proprio ruolo sociale oltre che culturale nell’ambito della vita cittadina, coinvolge in questa rete di collaborazioni una realtà importante quale quella degli Istituti penitenziari, per i quali metterà a disposizione la propria esperienza e professionalità per offrire ai detenuti le giuste occasioni di condivisione e vicinanza nel segno della musica. Con questo spirito lavoreremo insieme nei prossimi mesi allo sviluppo di progetti che auspicabilmente già a partire dal prossimo Festival Verdi 2016 potranno vedere concretizzarsi questa nostra collaborazione”.
“Con questo Protocollo – dichiara Carlo Berdini – il carcere diventa parte della Città entrando a far parte di quanto più prezioso Parma possiede: la cultura e la storia del Teatro Regio. Siamo certi che sia un’occasione davvero preziosa e una tappa importante nel cammino di recupero e reintegrazione che, insieme alla Polizia penitenziaria, ci vede quotidianamente impegnati”.
“Parma ha fatto dell’inclusione e della costruzione di un sentire comune uno dei tratti fondamentali della sua storia – dichiara Laura Maria Ferraris – e in questa direzione va anche questa iniziativa con cui il Teatro Regio afferma la sua funzione sociale. Far scoprire la bellezza a chi, probabilmente, non ha mai avuto modo di conoscerla prima è un dovere della nostra comunità e sono felice che anche il Teatro Regio si ponga tra i protagonisti di questo percorso che la Città sta realizzando in ambiti e con progetti diversi per il raggiungimento di un obiettivo comune”.