La Puglia nascosta
Quando si parla di Puglia la mente corre subito alle acque cristalline del Salento, alle bianche scogliere del Gargano o alle calette incontaminate delle Tremiti. Allontanandosi dai luoghi del turismo di massa c’è però una Puglia dal fascino antico che va visitata in lentezza, fuori dai periodi di alta stagione perdendosi fra campagne e monti dai declivi dolci. È la Daunia, terra aspra della provincia di Foggia, ma di importanza strategica fin dai tempi degli antichi romani che qui posero il crocevia fra le vie consolari Appia, Traiana e Adriatica.
Porta della Daunia è Lucera che, posta a su una collina, domina la piana ed è da sempre la roccaforte di difesa della zona. La sua origine affonda le radici nella leggenda dell’eroe greco, amico di Ulisse, Diomede. Si narra che Diomede, durante il viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, decise di fermarsi in Daunia affascinato dalla figlia del lucomone Dauno, Leuceria. Nei secoli questa città fu centro militare ed economico per i Sanniti, i Romani, i Saraceni, gli Angioini fino agli Spagnoli. Reperti del passaggio di tutti questi popoli e della loro attività a Lucera, si possono ritrovare nel museo civico Fiorelli dove è esposta una vasta collezione di ceramiche dell’epoca dauna fra cui un frammento unico che riporta su fondo nero la rappresentazione del Dio Dauno che ha dato il nome alla zona.
A testimoniare come Lucera fosse, in epoca romana, annoverata fra le più importanti città della Puglia c’è l’anfiteatro di età augustea costruito fra il 27 a. C. e il 14 d. C. le sue dimensioni erano rilevanti e poteva ospitare fino a 18.000 spettatori. A una decina chilometri dal centro città c’è invece l’insediamento paleocristiano di San Giusto della metà del V secolo, quando Lucera divenne sede vescovile. Con un salto temporale di qualche secolo si arriva al periodo svevo-angioino visitando la fortezza di Federico II.
Grazie a un percorso di ricostruzione storica è oggi possibile visitare la cittadella fortificata dove si riconoscono il Palazzo Federiciano, le torri della Leonessa e del Leone (rispettivamente della Regina e del Re), la chiesa angioina e tutti gli annessi. Il percorso storico-religioso continua in città con la Cattedrale dell’Assunta, voluta da Carlo II d’Angiò, che segna la definitiva cacciata dei saraceni dalla zona. Lo splendore della città è un continuo crescendo fino al 1600 quando inizia un calo demografico che la porterà da prima città della Capitanata (da catapano, termine con il quale si indicava il funzionario che amministrava questo territorio durante l’Impero bizantino) al quinto posto della classifica.
Seconda città della Daunia è Troia che festeggia quest’anno i suoi 1000 anni.
Fondata dal Catapano Basilio Bojannes quando arrivò in Puglia per riaffermare la superiorità bizantina nei confronti del papato e del Sacro Romano Impero, la città sorge sulle rovine di Aecae dove, nel 217 a. C., si accampò Quinto Fabio Massimo per controllare da vicino i movimenti di Annibale ritiratosi a Vibinum (Bovino). La visita alla città si svolge lungo corso regina Margherita. Qui c’è la Cattedrale dell’Assunta dell’XI secolo capolavoro del romanico pugliese, Palazzo Avalos (la famiglia che per due secoli governò la città fino all’Unità d’Italia) sede del museo civico, la chiesa di San Basilio Magno di età protoromaniche e il museo del Tesoro dove, fra l’altro, sono custoditi 3 Exultet, rarissimi codici miniati scritti fra l’XI e il XII secolo.
Risalendo il Subappennino dauno fino a 450 metri di altitudine si arriva a Biccari nel cui territorio c’è il monte Cornacchia che con i suoi 1.151 metri è la vetta più alta della Puglia. Qui, all’interno della torre bizantina, si trova il museo etnografico della civiltà contadina pugliese. Il comune, insieme a Daunia Avventura e alla Cooperativa di Comunità, ha lanciato un’iniziativa per far conoscere il territorio. Due giovani tra i 18 e i 45 anni, potranno trascorre una vacanza nel paese per tutto agosto gratuitamente, in cambio di un’opera di volontariato (nella Cooperativa della Comunità, oppure nel Parco Avventura). Per candidarsi, bisogna collegarsi al sito www.coopbiccari.it o www.dauniavventura.com e seguire le istruzioni. Fra le particolarità del piccolo paese anche la possibilità di dormire dentro delle bubble room, stanze trasparenti fatte come palloni gonfiati, ubicate in riva al lago e nel bosco che circonda il borgo, o nelle casette sugli alberi nel Parco Avventura.
Articolo di Alessandra Iannello, tratto da “Il Messaggero“.