L’acqua torni alle comunità locali
Un po’ all’ombra dei riflettori mediatici locali e nazionali, si è svolto il referendum provinciale relativo alla presenza di una percentuale di gestione privata nel servizio idrico integrato dell’ambito territoriale ottimale di Brescia.
55 Consigli Comunali della Provincia hanno chiesto di poter svolgere questo referendum, con l’obiettivo di poter gestire l’intero Servizio attraverso un consorzio di diritto pubblico. Il lavoro del Comitato per l’acqua pubblica di Brescia, promotore del voto favorevole a questo referendum, si è basato sul rivendicare le capacità del pubblico di gestire il servizio in maniera più adeguata, vicina ai bisogni dei cittadini e dei territori anche periferici.
L’Associazione Comuni Virtuosi ha partecipato attivamente alla campagna elettorale: il consigliere ed ex presidente Bengasi Battisti ha attraversato la lunga provincia bresciana per raccontare le esperienze italiane di successo nella gestione pubblica dell’acqua.
I risultati elettorali sono stati un po’ a “macchia di leopardo”, segno delle forti differenze territoriali all’interno di questo grande ambito: adesione forte nelle Valli, nelle zone periferiche del Garda ed in alcuni comuni della bassa bresciana, dove ancora ci sono gestioni in house; risultati modesti nell’hinterland cittadino, dove vi sono molti comuni che verranno gestiti in moratoria da A2A per parecchi anni senza l’obbligo di ingresso nel gestore unico.
E’ già iniziato il dibattito per poter trovare la modalità migliore di gestire il servizio. L’auspicio dell’Associazione è che si possa trovare il modo di rimarcare l’importanza della buona gestione pubblica dei servizi locali.
Paolo Erba, Sindaco di Malegno (BS)