Mensa etica a Melpignano
Alimentazione e salute rappresentano un binomio di cui si sente parlare molto spesso, ma il rapporto con un cibo sano e con una corretta alimentazione deve essere instaurato già dai primissimi anni di vita, proprio quando si sviluppa il senso del gusto e in quando l’organismo umano ha più bisogno di corretti stili alimentari.
Troppo spesso però, sono proprio i bambini il bersaglio di messaggi negativi da parte dell’industria alimentare, tanto che secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Sanità, in Italia un bambino su cinque è in sovrappeso (il 20,4 per cento) mentre uno su dieci è obeso (il 9,4 per cento). Percentuali non di poco conto, che dipendono anche dal grado di consapevolezza dei genitori e della società intorno a questi temi. E qui la scuola gioca un ruolo chiave, non solo nell’educazione ad una sana alimentazione, ma anche nell’offerta di pasti, all’interno delle mense scolastiche, sempre più attenti all’origine degli ingredienti e alla loro qualità.
Una mensa scolastica dove i prodotti sono naturali e a km zero
Da queste considerazioni nasce il progetto della Mensa Bio-etica di Melpignano, piccolo comune della provincia di Lecce, ma all’avanguardia per quanto riguarda il tema dell’educazione a corretti stili di vita. Il progetto nasce nel 2017, grazie alla sindaca Valentina Avantaggiato (all’epoca assessore all’ambiente) e al supporto dell’Istituto Comprensivo di Corigliano, Castrignano e Melpignano, e da allora permette di portare sulle tavole della mensa della Scuola d’Infanzia di Melpignano cibo locale (a km zero) e privo di residui chimici, grazie al supporto dei produttori del circuito Salento Km0. Grazie ad una manifestazione di interesse lanciata all’interno dei produttori aderenti alla rete, oggi circa 30 bambini mangiano quotidianamente prodotti sani, locali, coltivati senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Il progetto Mensa Bio-etica, riesce a coniugare l’educazione alimentare, la prevenzione delle malattie legate all’alimentazione, il sostegno all’economia locale e la riduzione dell’impatto ambientale e per questo rappresenta un modello da replicare, già citato da BioBank nel suo censimento nazionale. Grazie alla sua grande valenza etica e pedagogica, il progetto ha ottenuto un finanziamento da Ubi Banca che servirà a coprire la differenza di costo tra i prodotti convenzionali e quelli serviti nella Mensa per gli anni 2020 e 2021, senza gravare sulle famiglie coinvolte. L’Associazione Salento Km0, attualmente responsabile del coordinamento del progetto, è impegnata anche nella raccolta di dati per studiare la replicabilità dell’iniziativa in altri contesti.
L’alimentazione dei bambini non è un fattore secondario all’interno dell’organizzazione scolastica, anzi è un elemento molto importante nella formazione di futuri adulti capaci di scelte consapevoli. Ecco perché la scuola deve garantire il diritto ad un’alimentazione realmente sana e portatrice di valori che superano quello puramente nutritivo.
Articolo tratto da SalentoKm0.