Murali Street Art Festival
Il centro di Forlì punta ancora sui murales: grandi firme della street art per dare bellezza a muri più degradati
Murales firmati da grandi artisti della street art per riempire di bellezza e arginare il degrado di alcuni dei muri tra i più imbrattati e anonimi del centro storico di Forlì. E’ l’iniziativa che parte sotto il nome di “Murali Street Art Festival”, il primo festival della “street art” che si tiene a Forlì. Si parte già il 7 aprile quando l’artista ‘Millo’ inizierà a decorare un muro esterno di una casa popolare, attualmente pieno di graffiti e scrostato, che si trova tra piazza del Carmine e via Fratti. Con l’arrivo di ‘Millo’ si apriranno le danze ed entro la fine di maggio altri 5 muri degradati della città vedranno nascere nuove opere. Il ciclo di murali avrà come tema conduttore la ‘Costituzione’, nei 70 anni della sua promulgazione. Gli artisti della street art si dovranno confrontare con rappresentazioni che verteranno sugli articoli 1, 2 e 3 della Costituzione, e quindi lavoro, diritti inviolabili dell’uomo e pari dignità.
E’ l’iniziativa varata dal Comune di Forlì e da una serie di soggetti cooperativi e associativi, soprattutto ‘Officina 52’, Cooperativa Paolo Babini e ‘Romagna in fiore’ che operano nei centri giovanili ed in particolare in quello all’interno del parco di via Dragoni, che è diventato ormai uno dei principali poli delle arti giovanili in città. “Forlì sta investendo molto nei contenitori culturali, ma non c’è solo l’arte ‘classica’. Con queste opere si potrà toccare con mano la bellezza dell’arte contemporanea”, spiega il sindaco Davide Drei che cita poi il lavoro svolto negli ultimi anni per abbellire via Giorgio Regnoli.
L’obiettivo è di cacciare via il degrado e la bruttezza di alcune pareti spoglie del centro, riempiendolo di arte, sulla scorta di quanto già fatto in piazza Guido da Montefeltro, quando nel 2016 venne realizzata l’opera di Gomez a fianco del San Domenico. E proprio l’area intorno al San Domenico sarà quella dove si concentrano i maggiori interventi, dal vicolo Casaglia fino al vicolo San Domenico, da via Cobelli fino alle pareti interne del parcheggio coperto della Barcaccia. Altri muri che vedranno l’intervento degli artisti sono nella zona di piazza del Carmine, ma anche la biblioteca decentrata del parco della Resistenza. Gli artisti che opereranno a Forlì saranno, oltre a Millo, Zed1, Camilla Falsini, Gola, Eron e Andrea D’Ascanio.
Il festival ‘Murali’ si tiene dall’11 al 20 maggio. Ma già dal 7 al 13 aprile ci sarà l’anteprima con l’arrivo di ‘Millo’ in piazza del Carmine. Francesco Camillo Giorgino ha la vocato sui muri di Torino, Parigi, Londra e Rio de Janeiro. Su una parete scrostata e senza finestre di una casa popolare si cimenterà con l’articolo 3 della Costituzione, vale a dire l’uguaglianza. “Millo sarà sui trabattelli, ma noi saremo sotto il muro per coinvolgere i giovani, spiegare ai cittadini cosa si sta realizzando e perché”, spiega Nicola Proscia di ‘Officina 52’, il centro di aggregazione di via Dragoni. Il festival, infatti, sarà affiancato da laboratori a cura di D’Ascanio e tutta la parte sotterranea del parcheggio Montefeltro (la cosiddetta ‘Barcaccia’, attualmente imbrattata di graffiti che di ‘street art’ hanno molto poco) sarà riservata agli “street artist” locali muniti di bomboletta e sotto la supervisione di una giuria di esperti che per quest’area ha scelto il tema della “Libertà” decoreranno ben 70 superfici, sulla base dei progetti che concorreranno ad un bando. Un bel contrasto: “Nel parcheggio sotterraneo della Barcaccia l’arte underground e, sopra, al San Domenico, l’arte ufficiale”, commenta Proscia con Francesco Ricci Lucchi, vice-presidente di “Romagna Floreale”. E’ un evento nell’evento: il nome sarà appunto ‘Barcaccia underground’ e potranno avere accesso ben 40 artisti.
Le opere
“Il progetto – spiega l’assessora alla Cultura Elisa Giovannetti – viene da precedenti esperienze: l’opera di Gomez realizzata in piazza Guido Da Montefeltro nel 2016, poi il restauro dei murales cileni e le opere realizzate dagli studenti del professor Impieri nei sottopassaggi della città”. Ed ora il primo festival forlivese che vede anche il supporto di esperienza di Marco Miccoli del festival ravennate ‘Sudsidenze’, anch’esso dedicato alla Street Art. A evidenziare anche l’obiettivo urbanistico è l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Gardini: “Non è solo un progetto artistico, ma di valorizzazione del centro storico e di raccordo tra i percorsi culturali, su edifici che non avrebbero altrimenti alcun pregio”.
Ecco quindi le opere previste: Zed1(nome d’arte di Marco Burresi) affronterà il tema dell’articolo 1 della Costituzione, il lavoro. Ha lavorato molto a Miami. A Forlì decorerà il muro di via Francesco Nullo sempre sul prospetto di una casa popolare. Utilizzerà una particolare tecnica di ‘second skin’ per cui l’opera che si potrà ammirare all’inizio nei primi mesi, con gli agenti atmosferici, si sgretolerà e lascerà visibile quella definitiva. Camilla Falsini ha l’edificio della biblioteca decentrata del parco della Resistenza sul tema della tutela del patrimonio artistico. C’è poi il cesenate Gola, a cui è affidato il vicolo Casaglia, la strada di collegamento tra il San Domenico e il grande parcheggio dell’Argine e il parco urbano. Gola realizzerà la “protezione dell’ambiente”. Il riminese Eron (Davide Salvadei) ha entrambe le pareti private del vicolo San Domenico, delizioso e spesso degradato passaggio tra via Caterina Sforza e il museo. Qui Eron rappresenterà la “famiglia”, articolo 29 della Costituzione. C’è poi il fatiscente palazzo dell’Ausl di via Cobelli che sarà oggetto di un intervento successivo, ancora in via di definizione.
Articolo tratto da Forlitoday