Natale a spreco zero
Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Comune di Capannori e Zero Waste Italy lanciano la campagna ‘Natale a spreco zero’ invitando tutti i cittadini, in un periodo in cui si assiste ad un notevole aumento dei consumi, a non acquistare prodotti inutili, imballaggi non riciclabili o in plastica usa e getta.
Un’iniziativa che si collega alla campagna la ‘Doppia sporca Dozzina‘ composta da 24 prodotti non riciclabili individuati attraverso un’indagine dei contenuti dei sacchi grigi dell’indifferenziato. Nella lista troviamo, ad esempio, pannoloni, pannolini, cotton fioc, accendini monouso, spazzolini da denti, tubetti di dentifricio, figurine ed adesivi, scontrini fiscali, pennarelli. La Lista per quanto riguarda i prodotti di maggior uso è stata inviata ai maggiori produttori per coinvolgere la responsabilità in un processo di responsabilizzazione rivolto a riprogettare il prodotto in questione per renderlo “digeribile” e quindi riciclabile. Con il progetto ‘Natale a spreco zero’ si vuole inoltre promuovere l’esperienza dei centri Daccapo, empori del riuso solidale dove si possono trovare oggetti per i regali natalizi belli ed economici aiutando l’ambiente e un servizio per la comunità che dà lavoro a diverse persone anche attraverso il contributo i molti volontari.
Sarà possibile avere informazioni sul progetto ‘Natale a spreco zero’ e suggerimenti su come fare acquisti più consapevoli ed ecologici nel corso di un incontro in programma lunedì 11 dicembre alle ore 21 al parco scientifico di Segromigno in Monte che sarà anche l’occasione per fare il punto su un altro importante progetto lanciato circa un anno fa da centro di ricerca rifiuti zero, Comune e Ascit ovvero “Famiglie Rifiuti Zero‘, con l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti ed in particolare della plastica. L’intento è quello di raddoppiare nel 2018 il numero dei nuclei familiari aderenti.
“Nel periodo natalizio si assiste ad un considerevole aumento degli acquisti e dell’utilizzo di imballaggi spesso non riciclabili – spiega l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi– e per questo abbiamo pensato di lanciare una campagna di sensibilizzazione per invitare tutti ad acquistare consapevolmente per non generare quantità di rifiuti non riciclabili -. Il nostro obiettivo è quello di promuovere una nuova cultura del consumo per ridurre ulteriormente la quantità di rifiuti prodotti e la frazione di scarti indifferenziati. A questo scopo è nostra intenzione ampliare il numero dei nuclei familiari aderenti al progetto “Famiglie rifiuti zero” promuovendolo in tutte le frazioni del territorio attraverso iniziative pubbliche. Il progetto infatti sta dando buoni risultati, visto che le famiglie che vi aderiscono producono circa la metà di rifiuti indifferenziati rispetto alla media delle altre”.
Le famiglie Rifiuti Zero sono impegnate ad auto-pesare i rifiuti differenziati (tale pesatura è oggetto di autodichiarazione): organico (ciò che non va in composter); multimateriale leggero; vetro; carta (facoltativo) ad annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni; portare gli ingombranti che possono essere riparati o riusati ai centri di riuso ‘Daccapo’ o conferire quelli irrimediabilmente rotti alle isole ecologiche. E’ carico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero pesare ogni due mesi il rifiuto residuo (RUR) tramite apposita visita concordata con un membro autorizzato del team del Centro. Le famiglie aderenti hanno diritto ad uno sconto sulla quota variabile della TARI del 10% oltre ai già previsti sconti consentiti dal regolamento comunale.